A poche ore dalle parole rassicuranti di Beppe Marotta in casa Inter deflagra l’ennesima bomba Icardi. L’ex capitano, infatti, ha deciso di citare la società per chiedere l’immediato reintegro e un maxi-risarcimento da 1,5 milioni di euro.
Icardi, come riporta ‘Il Corriere della Sera’, ritiene insomma di aver subito ‘comportamenti vessatori’ da parte dell’Inter e cita ben 41 prove tra documenti, video ed articoli. Lo stesso attaccante inoltre avrebbe chiamato a testimoniare tutti i compagni.
Tra le motivazioni della causa intentata all’Inter, oltre alla mancata partecipazione alle varie campagne pubblicitarie, Icardi cita anche l‘esclusione dalla chat di squadra dove vengono comunicati gli orari e le modalità di allenamento. Ma non solo.
Icardi infatti accusa l’Inter di avergli tolto la maglia numero 9, di non aver potetuto partecipare neppure alle amichevoli e di essere stato costretto ad allenarsi con altri esuberi. Il tutto citando i casi di Puggioni del Chievo e Albertazzi del Verona, casi in cui i due calciatori hanno poi vinto la causa contro i rispettivi club.
A questo punto, insomma, la rottura con l’Inter è totale ma la società nerazzurra ritiene di essere nel giusto dato che Icardi si è sempre allenato in gruppo tranne che per le parti tattiche, scelta questa a discrezione dell’allenatore.
In ogni caso l’ultima parola adesso spetterà ai giudici: martedì l’Inter, a cui Icardi aveva inviato una prima diffida l’11 agosto, nominerà il suo arbitro di parte. La sentenza comunque non arriverà prima di tre mesi. Tre mesi che l’argentino rischia seriamente di trascorrere alla Pinetina da separato in casa.
Sembra infatti altamente improbabile che Icardi negli ultimi giorni di mercato accetti di trasferirsi in prestito all’estero dopo avere rifiutato tutte le destinazioni. Sempre che la Juventus non decida di uscire allo scoperto e mettere sul piatto una ricca offerta per l’Inter…