Dal 22 aprile 2018 al 31 agosto 2019. Un anno, quattro mesi e nove giorni, sufficienti alla Juventus per vincere due scudetti. E a Kalidou Koulibaly a decidere per due volte la sfida del Napoli contro i bianconeri. Ma non entrambe le volte nello stesso verso.
Il centrale senegalese è stato lo sfortunato protagonista dell’autogoal del 4-3 che ha regalato i tre punti alla Juventus e la vittoria nello scontro diretto più atteso. La squadra di Ancelotti ha rimontato da 3-0 a 3-3, ma alla fine è stato il centrale difensivo a deciderla per i suoi. In negativo.
Il 22 aprile 2018 sembra così lontano: era ancora il Napoli di Sarri, la Juventus di Allegri. Koulibaly era volato sopra a tutti nell’area avversaria, segnando la rete che aveva riaperto tutti i discorsi per lo scudetto. Poi ci ha pensato Higuain, un altro che Napoli-Juve la sente (e oggi ha festeggiato un goal), a dare lo scudetto ai bianconeri, segnando a San Siro contro l’Inter.
Oggi Sarri siede sulla panchina bianconera. E la prima in casa, quella che ha vissuto dal suo SkyBox, l’ha vinta grazie al centrale che gli aveva rinnovato le speranze di scudetto della stagione 2017/18. Oggi sembra prematuro parlare di scudetto deciso, ma sicuramente Sarri si è tolto una soddisfazione: battere quella che sembra essere la prima rivale per lo Scudetto. E Koulibaly, come la fortuna, nonostante la maglia diversa è stato ancora dalla sua parte.