Prime due giornate di campionato con un goal all’attivo e un rigore procurato, quello decisivo trasformato da Romelu Lukaku per la vittoria di Cagliari: Stefano Sensi si è preso l’Inter in pochissimo tempo, convincendo Antonio Conte a puntare su di lui nel ruolo di mezzala sinistra.
L’ex Sassuolo è anche andato in goal all’esordio ufficiale contro il Lecce a San Siro: lampi di grande calcio che hanno già scomodato paragoni illustri per uno dei volti nuovi dell’estate nerazzurra, completamente integrato nella sua nuova avventura milanese.
Dalle ottime prestazioni con i club dipendono soprattutto le convocazioni in Nazionale: Roberto Mancini l’ha chiamato di corsa per i match contro Armenia e Finlandia, nei quali con ogni probabilità scenderà in campo dal primo minuto scalzando il compagno di squadra Nicolò Barella, come riportato da ‘Il Corriere dello Sport’.
A Yerevan ci sarà il cambio di guardia tra i due, con il sardo che pagherà il non essersi ancora integrato a pieno nel 3-5-2 contiano: il tecnico gli ha preferito Matias Vecino in entrambe le uscite, concedendogli dei minuti soltanto nella ripresa.
Un po’ di dubbi, invece, il ct ce li ha in attacco dove a contendersi un posto sono Andrea Belotti e Ciro Immobile: al momento il torinista appare favorito sul laziale avendo sfruttato bene le chances della tornata di giugno, quando si è ben messo in evidenza contro la Grecia e nel finale di gara al cospetto della Bosnia.
Come esterni offensivi del 4-3-3, è una corsa a tre per due maglie: Federico Chiesa e Federico Bernardeschi sembrano in pole su Stephan El Shaarawy che però potrebbe avere la meglio su uno dei due, in particolare sullo juventino che lunedì ha effettuato un allenamento extra per raddrizzare una forma fisica non ottimale.