Stella del Liverpool a cavallo tra gli anni novanta e duemila, nonché Pallone d’Oro 2001 – al termine di una stagione che lo aveva visto conquistare con i Reds una Coppa UEFA, una Coppa di Lega inglese e una FA Cup – Michael Owen ha ceduto alla tentazione di raccontarsi in un’autobiografia.
‘Reboot. My Life, my Time’, il titolo del libro che l’ex attaccante inglese sta vendendo in tutto il mondo. Non senza aver già creato scalpore. Da sempre diretto e convinto delle proprie idee, Owen nell’autobiografia ha riservato alcune pagine a degli attacchi personali nei confronti di ex colleghi e allenatori.
Uno dei più clamorosi è stato quello contro Fabio Capello, CT dell’Inghilterra tra il 2008 e il 2012 e colui che Owen considera come l’uomo che ha messo fine alla sua carriera in Nazionale.
Non solo un rapporto mai sbocciato tra i due, ma un titolo di ‘peggior allenatore della storia dell’Inghilterra’ che, secondo Owen, dovrebbe essere riservato senza troppi pensieri a Capello.
L’allenatore italiano non è stato però l’unico bersaglio di Owen. Anche David Beckham è finito nel mirino dell’ex compagno di Nazionale, il quale ricorda l’espulsione di Becks contro l’Argentina nella Coppa del Mondo del 1998.
Più di un sassolito tolto dalla scarpa. Owen all’attacco anche fuori da un campo da calcio.