Sei punti in due partite, con un apporto pressoché nullo: l’avvio di stagione di Paulo Dybala non è stato indimenticabile sotto l’aspetto del minutaggio e della centralità negli schemi di Sarri e Martusciello, con un occhio al mercato che alla fine non ha decretato l’addio alla Juventus.
L’argentino è rimasto in bianconero sebbene sia stato vicino a passare al Manchester United e al Tottenham: nell’esordio di campionato a Parma non si è alzato dalla panchina per tutti i novanta minuti, mentre all’Allianz Stadium contro il Napoli è stato gettato nella mischia a un quarto d’ora dal termine.
Troppo poco per le ambizioni della ‘Joya’, convocato da Scaloni nell’Argentina con cui ha giocato 70 minuti nell’amichevole pareggiata per 0-0 contro il Cile a Los Angeles, dove è andato in scena un incontro con una leggenda juventina.
Si tratta di Alessandro Del Piero, gestore di una Academy del club campione d’Italia negli Stati Uniti: secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, Dybala avrebbe chiesto consiglio a ‘Pinturicchio’ in merito al futuro a Torino, alla luce del momento poco chiaro che sta attraversando.
Fosse per Del Piero, Dybala sarebbe sempre in campo: già in occasione della super rimonta sull’Atletico Madrid in Champions League non ha risparmiato elogi al giocatore, dandogli una sorta di benedizione che avrà fatto sicuramente piacere.
Al rientro dalla sosta, l’argentino dovrà dimostrare di poter svolgere nel migliore dei modi uno dei ruoli in cui lo vede Sarri: seconda punta nel 4-3-1-2 in coppia con Cristiano Ronaldo o ‘falso nueve’ nel 4-3-3. Prima però bisognerà convincere il tecnico a schierarlo con continuità dal primo minuto, condizione necessaria per la rinascita.