PALLE INATTIVE DA HORROR
La Juventus, sui calci da fermo, continua a soffrire maledettamente. Dopo il disastro difensivo andato in scena contro il Napoli, ecco il bis in Champions League contro l’Atletico Madrid. Un problema, questo, che inizia a diventare piuttosto complicato. Al tempo stesso, però, da risolvere in tempi rapidi. Savic ed Herrera hanno alimentato un’emergenza da fronteggiare senza remore. Detto ciò, i bianconeri vantano ampi margini di miglioramento per tornare a ristabilire il solito equilibrio. In settimana i campioni d’Italia alla Continassa analizzeranno quanto proposto – in negativo – al Wanda Metropolitano. Dopodiché, spazio ai correttivi. Fondamentali per iniziare a trovare la tanto agognata continuità.
LEONARDO BONUCCI COME AI TEMPI D’ORO
Capitano e leader. Il centrale viterbese sembra essere tornato il fuoriclasse dei momenti migliori. Quello che aveva deciso di lasciare la Juve dopo la sconfitta di Cardiff, per intenderci. Con l’infortunio di Chiellini, infatti, il difensore azzurro si è dovuto responsabilizzare ulteriormente. Musica per le orecchie per un giocatore che, si sa, fa della pressione (positiva) il suo punto di forza. Nel goal di Cuadrado, allestito da un suo esterno sopraffino, c’è la fotografia dell’ottimo momento del 19 juventino. E, ora, i voti alti in pagella non fanno neanche più notizia. In definitiva, la Signora ha ritrovato un top player, un grande giocatore che nelle ultime stagioni ha vissuto periodi di difficoltà. Ormai, probabilmente, alle spalle.
CUADRADO SCALA LE GERARCHIE
Schierato al Wanda Metropolitano a grande sorpresa dall’inizio, il colombiano trova una prova convincente. Al di là della gioia personale, la sensazione è che il tuttofare sudamericano abbia le qualità – e le caratteristiche – per trovare terreno fertile nei pensieri di Maurizio Sarri. Provato nelle ultime settimane ripetutamente come terzino destro, ecco la svolta offensiva. E, ora, tornare indietro sarà un po’ più complicato. A tal proposito, l’ex allenatore del Chelsea sembrerebbe orientato a utilizzare Cuadrado in tono offensivo. Uno scenario che, automaticamente, rovinerebbe ulteriormente i piani di Paulo Dybala e Federico Bernardeschi, attualmente costretti a rincorrere.
DE LIGT, PROVE DI SOLIDITA’
Al debutto in Champions League con la Juve, il centrale olandese non sfigura. Affatto. Bene nell’uno contro uno con annessa diligente attenzione nel gioco d’anticipo. Cresce l’affiatamento con Bonucci e, al tempo stesso, ne giova l’intero reparto. Insomma, con le buone o con le cattive riesce spesso a venirne a capo. E anche questo è sintomo di grande maturità. Nulla di nuovo per gli uomini della Continassa che, stravolgendo il mercato nostrano in termini di difensori, hanno voluto mettere a segno un acquisto monstre. Male con il Napoli, molto bene con l’Atletico Madrid. Alti e bassi. Normali all’interno di un ambizioso progetto di crescita.
MATUIDI MASTICA IL CALCIO SARRIANO
Chiacchierato costantemente in uscita nell’ultima finestra di mercato, l’esperto centrocampista francese ha subito conquistato la fiducia del nuovo mister. Come? Con generosità e applicazione. Solito motorino instancabile a centrocampo, l’ex PSG sta pure provando ad affinare la tecnica. Missione complicata – specialmente considerando la carta d’identità non più verdissima – ma il goal rifilato a Oblak testimonia come volere possa diventare potere. E, intanto, lo status di imprescindibile inizia a diventare realtà.