Assurdo. È quanto accaduto questo pomeriggio a Orzinuovi dove è andata in scena l’amichevole tra Brescia a Vojvodina. O almeno così sarebbe dovuta andare, con gli spettatori presenti che sono invece stati privati praticamente di tutto il secondo tempo della gara.
Al 7′ della ripresa il match è infatti stato sospeso dopo che una ventina di ultras del club serbo hanno prima invaso il campo e poi lo hanno attraversato per dirigersi verso chi sventolava delle bandiere albanesi, come riportato dal ‘Giornale di Brescia’.
Un fatto increscioso che ha costretto le squadre ad abbandonare il campo, come confermato anche dal Brescia attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale.
Non è però finita qui, dato che anche nel primo tempo si sono verificati attimi di tensione. Questa volta a causarli è stato l’allenatore del Vojvodina, Nenad Lalatović. Espulso dall’arbitro, il tecnico ha minacciato di ritirare la propria squadra, interrompendo di fatto l’incontro per dieci minuti.
A rovinare del tutto quello che doveva essere un pomeriggio di sport è poi stata, come detto, l’invasione in campo dei tifosi. Una reazione scatenata ovviamente da motivazioni politiche legate alla questione del Kosovo.
La gara è stata così vinta dal Brescia, in vantaggio per 2-1 al momento della sospensione. Di Donnarumma e Bisoli i goal per le Rondinelle.