La sosta delle Nazionali non ha fatto prigionieri, ancora una volta. Se Duvan Zapata starà lontano dai campi per un mese, all’Inter è andata peggio: Alexis Sanchez andrà sotto i ferri in seguito all’infortunio subito e sarà costretto a tornare solamente nel 2020.
Lussazione al tendine della caviglia rimediata da Sanchez nel match tra Colombia e Cile, che ha mandato ai box anche Zapata e Medel: non si sottoporrà alla terapia conservativa per stare fermo un mese e mezzo, ma bensì verrà operato per avere maggiori garanzie di superare l’infortunio. Stop di 75-90 giorni e rientro a gennaio.
Secondo Sky il consulto a Barcellona con il dottor Ramon Cugat ha portato Sanchez ad optare per intervento e recupero più lungo. In caso di rientro a novembre ci sarebbero potute essere ricadute in futuro che nè il giocatore nè l’Inter vogliono rischiare nel momento clou della stagione.
Reduce da un flop assoluto con il Manchester United, anche lo stesso club inglese ha voluto commentare l’infortunio dell’ex:
Coinvolto dunque anche il Manchester United, con il quale Alexis Sanchez ha avuto la parte di carriera maggiormente deludente. Tornato in Italia (dopo essere cresciuto in maglia Udinese), Sanchez ha segnato una rete, prima di essere espulso ed essere squalificato per il Derby d’Italia. Ora la nuova caduta.
Vista la sola presenza di Lautaro Martinez, Lukaku e Politano nell’attacco interista, Conte darà maggiori chances per forza di cose al giovane Esposito, classe 2002 che ha fatto innamorare i tifosi nerazzurri durante le amichevoli pre-stagionali. Per questo motivo, salterà il Mondiale Under 17.
Nella scorsa annata Sanchez era stato costretto a saltare venti gare totali con il Manchester United a causa di quattro infortuni diversi, ultimo dei quali proprio alla caviglia. Anche nell’estate 2016 ebbe un problema non da poco in tal senso, rimanendo ai box 42 giorni. Mai prima d’ora, però, l’ex Arsenal è stato fermo per più di due mesi.