#DemiralOut. Era in tendenza su Twitter per gran parte della giornata di ieri. Una protesta social, di una parte di tifosi della Juventus e non solo, dopo il caos scatenato da Merih Demiral e dai suoi compagni, protagonisti degli ormai celeberrimi saluti militari d’appoggio all’azione del proprio governo in Siria.
Se fuori dal campo il centrale bianconero ha fatto discutere per giorni e giorni, però, dentro il campo se l’è cavata benone. Tanto da essere inserito nella Top 11 stilata dall’UEFA al termine della tornata di qualificazioni europee conclusasi ieri sera.
Assieme a lui ci sono altri elementi provenienti dalla Serie A e messisi in luce con le rispettive nazionali: l’interista Lukaku, ad esempio, ma anche l’atalantino Malinovskyi. A risaltare maggiormente è però proprio la presenza di Demiral, considerato il contesto in cui si è giocata la gara contro la Francia e la richiesta di parte del popolo francese di non giocare il match.
Alla fine tutto si è svolto secondo i piani: Francia-Turchia si è disputata regolarmente. E Demiral è stato uno dei migliori in campo, aiutando così la propria nazionale a strappare un 1-1 preziosissimo dallo Stade de France. E diventando ancor più un beniamino del popolo turco.