Non è un momento facile in Spagna dal punto di vista calcistico: da una parte i gravi problemi in Catalogna, dall’altra il movimento femminile è pronto a scioperare in seguito alla prolungata protesta nel tentativo di raggiungere un contratto nazionale che ancora non c’è.
Le calciatrici chiedono infatti di essere trattate come lavoratrici a tempo pieno e non come part time, con la diretta conseguenza di un salario minimo di 12 mila euro netti, che attualmente i club non vogliono riconoscere.
Dopo ben 18 riunioni le parti sono ancora lontane dalla fumata bianca e la portavoce Ainoa Tirapu dell’Atletico Madrid ha spiegato i motivi dello scioperto ai microfoni di ‘Radio Marca’: