Meglio di Messi, Mbappè, Cristiano Ronaldo, Aguero e chi più ne ha più ne metta. In Europa nessuno è come lui, nessuno in questi primi due mesi di gare ufficiali ha segnato come Robert Lewandowski. Da anni tra i migliori centravanti del mondo, il polacco sta straordinariamente alzando l’asticella delle prestazioni. E dei goal.
In goal anche contro l’Union Berlino, Lewandowski è andato a segno per la nona gara di Bundesliga in questa annata. Su nove gare: record. Dodici le reti del polacco in campionato, che lo rendono favorito assoluto nella corsa alla Scarpa d’Oro come cannoniere numero uno d’Europa (il trofeo 2019 è stato consegnato da pochi giorni a Messi, re assoluto in questa competizione).
Non solo, visto che tra club e Nazionale, tra Champions, Coppa di Germania e qualificazioni con la maglia della Polonia, ha inserito il suo nome nel tabellino dei marcatori ben 22 volte. Una cifra abnorme anche per uno come lui, capace di segnare sempre – escludendo la prima annata – almeno quaranta reti con la maglia del Bayern.
Con il Bayern ha fallito l’appuntamento con il goal solo nella Supercoppa di Germania: da lì in poi sempre in rete in ogni partita, compresa una tripletta con la maglia della Polonia (con la quale in due occasioni non è però riuscito a segnare ed aumentare il proprio magnifico score).
Trentuno anni proprio dallo scorso agosto, dopo aver vinto tutto in Germania a Lewandowski manca ancora l’assolo internazionale per poter entrare ulteriormente nella storia. In Champions il suo Bayern è partito bene e risulta essere come al solito uno dei team favoriti, con l’ex Dortmund a guidare l’attacco al trofeo grazie ai 5 centri giò messi a segno.
Per quantificare la partenza monstre di Lewandowski in campionato, basti pensare che nella scorsa annata le dodici reti arrivarono solamente a gennaio, mentre nel 2017 a metà novembre (nel 2015 addirittura a inizio ottobre, siglando però cinque reti in un solo match).