Perchè Cristiano Ronaldo può vincere il Pallone d’Oro? E perchè non può?

    Quote crollate, così come anche la sicurezza di molti. Dibattito al bar, sui social, sul tram. Cristiano Ronaldo può vince il Pallone d’Oro. L’indiscrezione di un incontro con France Football, giornale che assegna il premio personale più importante del mondo del calcio, ha riportato in augre la questione: l’attaccante della Juventus e leader nella classifica dei plurivincitori – alla pari di Messi – può vincere nuovamente il trofeo a dicembre invece di Messi e Van Dijk? Sì. No.

    Una questione complicata quella del Pallone d’Oro, che da alcuni anni è tornato ad essere competenza della sola France Football in seguito alla scissione con la FIFA, che sta continuando nel suo personale cammino chiamato The Best, prolunga del dimenticato FIFA World Player. Dal 2010 al 2015 l’unione ha portato ad un duopolio assoluto Cristiano Ronaldo-Messi nonostante avversari di tutto rispetto.

    Duopolio proseguito anche dopo, fino a Modric. Ed ora, ritorno al passato? Si vedrà a dicembre, ma Cristiano Ronaldo, andando oltre l’incontro con France Football e la cena a cui avrebbe partecipato Paratici, può vincerlo per diversi motivi. E potrebbe non ritornare sul tetto del mondo, per altri.

    Perchè Cristiano Ronaldo può vincere il Pallone d’Oro 2019?

    PERCHÉ PER I GIORNALISTI LA NAZIONALE CONTA

    Partiamo dal principio. A votare per il Pallone d’Oro sono i giornalisti, solo loro. All’epoca della FIFA nel mucchio c’erano anche commissari tecnici delle Nazionali e capitani delle stesse. Tenetelo a mente per dopo. Abituato a guardare a 360°, il rappresentante del più importante media del proprio paese, non osserva solo la Champions League, le reti fatte, la mera forza dimostrata in tutta la carriera. Per loro il Pallone d’Oro non è un premio alla carriera, nè a prestazioni altalenanti. Conta tutto. Ma proprio tutto.

    Non conta solo il club, ma anche la Nazionale. Sopratutto all’estero, i successi con la propria rappresentativa sono altamente considerati, e in un anno senza Europeo e Mondiale, massime calamite del calcio mondiale, occhio anche ai tornei minori. Su tutti la Copa America, ma anche la Nations League. Certo, non porterà a parate in città e ad entusiasmo incotrollato, ma arricchisce la bacheca, i record, i numeri. E sì, le foto sul web. Non giriamoci attorno, vedere un giocatore alzare una coppa, porta qualcosa di adrenalinico nel cervello di chiunque.

    Cristiano Ronaldo ha vinto la Nations League da capitano battendo l’Olanda di Van Dijk. Non è il Mondiale, ma considerando che si parla di Cristiano Ronaldo, conta. Modric ha spezzato il regno del terrore dei due fuoriclasse arrivando in finale dei Mondiali, unendolo certo alla vittoria della Champions, ma superando comunque il quotatissimo compagno di trionfi Real grazie al torneo russo.

    Per far capire, se la Nations League l’avesse vinta l’Inghilterra, Sterling non sarebbe stato in corsa per vincere il Pallone d’Oro nonostante il successo di Premier con il City. Cristiano Ronaldo ha un potere diverso.

    PER I 700 GOAL

    Nonostante per i giornalisti il mero dato dei goal conti meno rispetto a commissari tecnici e capitani delle Nazionali di tutto il mondo, non sono certo immuni al fascino di un giocatore capace di segnare 700 goal da professionista. Sopratutto se questi arrivano grazie ad un’accelerata decisiva con la Nazionale. E qua ci ricolleghiamo al primo punto: non contano solo i club.

    I detrattori di Cristiano Ronaldo e Messi per il Pallone d’Oro 2019, evidenziano che Van Dijk ha vinto la Champions, non è stato mai superato in dribbling ed è arrivato in finale di Nations League. Sfiorando anche il titolo di Premier. Ma battere avversari di tutte le nazioni, segnando loro triplette e mostrandosi al mondo in questo modo, conta.

    I record fanno pensare, si insinuano nel cervello, corrono veloce lungo la penna che vota nella classifica del Pallone d’Oro. Che ricordiamo non è solo un voto, ma una classifica di tre nomi, con punteggio decrescente.

    PERCHÉ É CRISTIANO RONALDO

    Il punto essenziale del perchè Cristiano Ronaldo può vincere il Pallone d’Oro 2019, suffragato dai dati del passato. Il premio viene votato dai giornalisti di ogni angolo del pianeta, dall’Italia al Portogallo, dalla Colombia al Madagascar, da nazioni che molte persone non hanno mai sentito nominare come Bhutan, Isole Saint Kitts e Nevis, Gibuti e Lesotho.

    Le votazioni del Pallone d’Oro hanno sempre portato i giornalisti di paesi lontanissimi dal calcio d’elite mondiale a sacrificare le vittorie di Champions e Mondiale sull’altare di visibilità, mito e leggenda. Ora, con i social e il web alla massima potenza, ancor più. Cristiano Ronaldo è leader su Instagram, ha sollevato al cielo lo Scudetto, la Supercoppa Italiana e la Nations League. Ha fatto parlare di sè per i 700 goal, la copertina di FIFA, gli sponsor, la nuova paternità, per scandali e goal, per dichiarazioni, physique du rôle.

    PS, lo stesso discorso vale per Messi. Molti danno lui come favoritissimo, nonostante abbia nuovamente fallito a tutti i livelli con l’Argentina, si sia fermato dopo pochi passi in Champions. Messi è Messi, potete aspettarvi anche lui, tranquillamente, al posto di Van Dijk.

    Perchè Cristiano Ronaldo non può vincere il Pallone d’Oro 2019?

    PERCHÉ PER I GIORNALISTI IL RUOLO NON É ESSENZIALE

    Rovescio della medaglia, ci siamo. Tutto sta nel ruolo. Apriti cielo, dovesse vincere Cristiano Ronaldo e Messi, tutti si scaglierebbero A, contro il potere di Juventus e Barcellona, e dei suoi due fuoriclasse, B contro l’arretratezza di pensiero dei giornalisti, decisi a votare solamente per chi fa goal. In realtà, no.

    E’ la storia ad insegnare che non ci potrebbe essere nulla di più diverso, o almeno non così apocalittico. E’ ovvio, la percentuale di vincitori del Pallone d’Oro è altissima per gli attaccanti e bassa per chi occupa il resto del campo. E’ il calcio, così, da sempre. Ma solamente durante l’era di commissari tecnici-capitani-giornalisti, FIFA + France Football, Cristiano Ronaldo e Messi hanno vinto nonostante diversi giocatori di altri ruoli avessero meritato maggiormente durante tutto l’anno solare (Neuer, Xavi, Iniesta e Sneijder).

    Yashin, Cannavaro, Sammer, Nedved e compagnia sono eccezioni che dal 2010 al 2015 non sarebbero mai potute avvenire. Ora sì, nuovamente. Sopratutto se Van Dijk ha già fatto incetta di premi, come miglior giocatore della Premier League, ad esempio. Se c’è un anno in cui un difensore può vincere, beh è questo.

    PERCHÉ IL DUOPOLIO MESSI-CRISTIANO RONALDO SI É FERMATO

    Modric ha diviso le acque della storia, camminando nel Mar Blanco grazie alla vittoria nel Pallone d’Oro 2019. Ha lasciato dietro di sè l’amico Cristiano Ronaldo e diversi passi indietro l’avversario del Clasico, Messi. I votanti dovevano avere il coraggio di voltare pagina, prima o poi. Non hanno aspettato il ritiro dei due mostri del calcio per farlo.

    Ora, può veramente succedere di tutto. Non vedere Alisson in cima al mondo nonostante Champions e Mondiale vinto (tabù che statisticamente sembra voler rimanere ancorato a Yashin a vita), non Salah, ma Van Dijk sì. E’ un Pallone d’Oro che potrebbe considerare ancor più solamente il presente, come se il passato non fosse mai esistito.

    Il mancato inserimento di Modric nella lista di finalisti per il Pallone d’oro 2019 ne è la conferma. L’aver vinto il premio un anno prima non conta nulla, anche se ti chiami Luka. Si vuole voltare pagina, evidenziare di non avere la mente ristretta. Deciderà la maggioranza, la percentuale, la democrazia. Sta tutto qui.

    PERCHÉ ESISTE ANCORA MESSI, RICORDATE?

    Chi vincerà il Pallone d’Oro? Van Dijk? Forse. Cristiano Ronaldo? Boh. Messi? E’ lui il più forte al mondo. Per milioni di persone non c’è paragone tra il giocatore della Juventus e quello del Barcellona. Uno si è formato da solo, l’altro è nato così. Il puro talento su cui non bisogna nemmeno troppo lavorare, se non a livello di testa, conta più di tutti. Calciatori e allenatori, interrogati su chi sia il migliore, quasi sempre danno l’argentino come più importante, l’unico alieno davanti al primo degli umani.

    Messi ha vinto la Liga e la Scarpa d’Oro e se il metro di giudizio dei votanti sarà il talento o le reti segnate, allora l’argentino supererà non solo Cristiano Ronaldo, ma anche Van Dijk. Non avrà gli addominali come CR7 o i suoi followers, nè uno stile di vita chiaccherato, ma è Messi. E poco importa l’Argentina, altrimenti non avrebbe quasi timidamente sollevato il Pallone d’Oro cinque volte.

    A livello popolare, il nome di Messi per il Pallone d’Oro è molto più quotato. Anni luce avanti rispetto a Cristiano Ronaldo e Van Dijk. Molti giornalisti votanti non fanno parte dell’elite, ma ascoltano la voce di tutti, magari facendosi influenzare. Sono i primi tifosi di uno o dell’altro e le votazioni del passato ne sono dimostrazione diretta.