Non si aspettavano niente di meno, i tifosi dell’Inter. Con Antonio Conte, basta a incubi e dubbi. E di fatto, nonostante la squadra nerazzurra non vinca in maniera roboante e senza mai soffrire, la lotta per lo Scudetto è un testa a testa continuo. In virtù, ovviamente, di ben nove successi su undici.
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Un carro armato quasi perfetto quello nerazzurro, incappato però in una sconfitta, contro la Juventus, e in un pari, contro il Parma. Per il resto solo successi, dovuti al grande feeling Lautaro Martinez-Lukaku, quest’ultimo su livelli che in casa Inter non si vedevano dal 1997 per un nuovo arrivato, e ad un desiderio di continuare a crederci fino all’ultimo secondo.
Se San Siro ha portato qualche rimpianto fin qui, visto che sia Parma che Juventus hanno strappato punti proprio a Milano, fuori dal capoluogo lombardo score perfetto: sei vittorie su sei per l’Inter, che ha costruito la sua classifica proprio grazie ai successi esterni.
Nessuno in Europa, considerando i maggiori campionati, è riuscito ad ottenere un simile punteggio, nemmeno Liverpool, PSG o Manchester City. Del resto è la stagione delle sorprese e delle grandissime mai sicure di fare risultato: dal Barcellona al Bayern, in tante stanno rendendo peggio del previsto.
Nel prossimo mese tra l’altro l’Inter avrà ben tre gare interne su quattro: in mezzo solamente la trasferta in casa del Torino, per il resto San Siro ospiterà Verona, SPAL e Roma. Se la squadra di Conte è balzata così in alto grazie alle gare fuori casa, quelle interne potrebbero darle una spinta enorme.
La forza mentale della squadra di Conte può essere fotografata anche dai goal subiti fuori casa, di numero maggiore rispetto a quelli casalinghi (7 a 4). Eppure, l’Inter ha sempre vinto, segno di voler sempre giocare per vincere senza accontentarsi di un pareggio, duro da accettare davanti ai numeri della Juventus.
Stavolta, però, anche l’Inter è impregnata di quei numeri.