Il Brescia riparte da Fabio Grosso. L’ex difensore campione del mondo con l’Italia a Germania 2006 è l’allenatore individuato dal club delle Rondinelle per sostituire Eugenio Corini e per risollevare le sorti di una squadra attualmente fanalino di coda della Serie A (ma con una partita ancora da recuperare) a quota 7 a pari punti con la SPAL.
L’ex allenatore della Juventus Primavera, oltre che del Bari e del Verona, fa il suo esordio su una panchina della massima serie e lo fa sapendo che da un lato è atteso da un compito non certo semplice, ma che dall’altro può contare sul fatto che ci sia attualmente grande equilibrio nelle zone basse di classifica e lo dimostra il fatto che sono bel sei le squadre racchiuse in appena tre punti.
Dal punto di vista prettamente tattico, il nuovo Brescia di Grosso potrebbe essere non troppo diverso da quello disegnato da Corini nella prima fase di stagione. Le Rondinelle infatti, nelle prime otto uscite si sono schierate con un 4-3-1-2 che prevedeva un rombo a centrocampo che aveva in Tonali il suo vertice basso e in Spalek, o in alternativa il duttile Romulo, l’elemento chiamato ad agire da trequartista alle spalle del duo d’attacco.
Nelle ultime sfide, con l’intento probabilmente di trovare un maggiore equilibrio, Corini ha effettuato alcune modifiche, schierando la sua squadra prima con un 5-3-2 contro l’Inter e poi con un 3-5-2 contro il Verona.
Con Grosso si dovrebbe fare un passo indietro e tornare ad una difesa a quattro. Nelle sue precedenti esperienze infatti, il nuovo allenatore del Brescia si è affidato in prevalenza al 4-3-3. La sensazione è che oggi non abbia a disposizione gli elementi ideali per un tridente offensivo e quindi la sua base di partenza, almeno in attesa della sessione invernale di calciomercato, potrebbe essere proprio il 4-3-1-2 recentemente ‘abbandonato’ dal suo predecessore, ma già conosciuto dal suo gruppo di giocatori.
La linea davanti a Joronen prevederà, con ogni probabilità, una coppia centrale formata da Cistana e Chancellor, mentre sulle fasce agiranno Sabelli a destra ed uno tra Mateju e Martella a sinistra.
Chiavi del centrocampo ovviamente affidate all’intoccabile Tonali, con Bisoli confermato da interno di destra mentre, in attesa del rientro di Dossena, potrebbe essere Ndoj (sarebbe una novità, visto che sin qui ha collezionato solo due apparizioni nel torneo) a completare la cerniera di mediana, con il factotum Romulo che andrebbe ad alternarsi sulla trequarti con Spalek e Zmrhal.
In attacco, Grosso dovrebbe puntare sulle qualità ed il fiuto per il goal di Mario Balotelli e Alfredo Donnarumma, con Torregrossa (il suo rientro potrebbe avvenire tra metà novembre ed inizio dicembre), Ayé e Matri come alternative.