20 partite in fila senza perdere. Un dato che non sarà il primo pensiero di Maurizio Sarri dopo la vittoria per 1-2 della Juventus sul campo della Lokomotiv Mosca, ma che lo qualifica tra i migliori in Europa. A livello continentale, il tecnico non perde da quasi due anni, dal febbraio 2018. Da lì, 20 di fila senza mai incassare una sconfitta.
Per trovare l’ultimo k.o. bisogna tornare a due stagioni fa, quando l’attuale allenatore bianconero sedeva sulla panchina del Napoli. Erano i sedicesimi di Europa League e il Lipsia di Hasenhüttl, secondo l’anno prima in Bundesliga, aveva vinto 1-3 al San Paolo.
I partenopei erano stati eliminati dal girone di Champions League e l’avvio in Europa è stato traumatico, tanto che la vittoria per 0-2 non era bastata per la rimonta. Ha però dato il via a una lunga serie di partite senza sconfitte.
Gli esami complicati non sono mancati: l’anno scorso il suo Chelsea ha vinto l’Europa League facendo percorso netto, anche rischiando grosso contro l’Eintracht Francoforte in semifinale. Con la Juve ha invece dovuto passare indenne dal Wanda Metropolitano, casa dell’Atletico. E anche le due con la Lokomotiv sono state problematiche. La streak però continua: ora nel mirino ci sono Eriksson, che è arrivato a 23, e Ferguson a quota 25.
La serata di Mosca ha regalato a Sarri anche un altro piccolo primato: nessuno negli scorsi 8 anni sulla panchina della Juventus aveva guadagnato la qualificazione agli ottavi con due turni d’anticipo. Nè Conte, nè Allegri. Un’altra piccola soddisfazione di una serata complicata per i bianconeri, ma finita nel migliore dei modi.