Venti minuti finali contro il Borussia Dortmund, poi il nuovo infortunio: non c’è pace per Stefano Sensi, costretto a saltare Inter-Verona. Lo rivedremo in campo dopo la sosta (non è stato convocato dall’Italia di Mancini).
Non è presente sul terreno di gioco per aiutare i propri compagni, ma l’ex Sassuolo è seduto quantomeno in panchina: una sorpresa dopo la brutta notizia di ieri che ha costretto Conte a puntare su Vecino dal primo minuto per la seconda volta di fila.
Oltre a Sensi, in panchina figura anche un figlio d’arte: Matias Fonseca, figlio di Daniel e pilastro della squadra Primavera con cui ha già segnato sei goal in nove partite stagionali.
Una scelta figlia della penuria di attaccanti: oltre a Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, l’altra punta a disposizione è il classe 2002 Sebastiano Esposito. Scontato che, visto l’infortunio di Sanchez, l’Inter torni sul mercato a gennaio per rinfoltire una coperta diventata improvvisamente troppo corta.