Obiettivo finale percorso netto nel 2019 e 100% di vittorie nel girone. Ora l’Italia vuole ciliegina sulla torta, quella che cancella forse definitivamente un 2018 da incubo un 2017 ancora peggio: la decima vittoria in 10 gare quest’anno, tutte nel girone di qualificazione.
Roberto Mancini ha già battuto il record di Vittorio Pozzo centrando in Bosnia la decima vittoria consecutiva, contro l’Armenia vuole fare 11 e finire il girone J – matematicamente già vinto con grosso margine – in grande stile, con 10 successi su 10. Soltanto il Belgio tra le altre squadre può chiudere il girone a punteggio pieno.
Il teatro di Palermo in questo senso sorride agli azzurri, che al Renzo Barbera hanno vinto le ultime 6. Il record generale è di 12 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Insomma, Mancini oltre che 10 e 11 vuole fare anche 13.
Le possibili scelte strizzano l’occhio al turnover. A sorpresa, però, potrebbe essere confermato il centrocampo. Vicino a Jorginho chiede spazio un Tonali in crescita, mentre Barella sembra in vantaggio su Castrovilli, subentrato contro la Bosnia.
Nicolò Zaniolo avrà sì spazio, ma nel tridente e non più a centrocampo. Insieme a lui Ciro Immobile, già annunciato anche da Mancini, e Federico Chiesa, che ha perso il posto nell’ultima uscita contro la Bosnia e ora cerca di rilanciarsi.
Novità anche in difesa, davanti al ‘padrone di casa’ Sirigu, che a Palermo è diventato un grande portiere: con Bonucci al centro può trovare spazio Romagnoli, con Di Lorenzo e Biraghi favoriti sugli esterni.
ITALIA (4-3-3): Sirigu; Di Lorenzo, Bonucci, Romagnoli, Biraghi; Barella, Jorginho, Tonali; Zaniolo, Immobile, Chiesa.
ARMENIA (5-4-1): Hayrapetyan; Hambardzumyan, Ishkhanyan, Calisir, Haroyan, Hovhannisyan; Barseghyan, Grigoryan, Yedigaryan, Vardanyan; Karapetyan.