Aurelio De Laurentiis non ha dimenticato nè perdonato. Secondo quanto scrive ‘Il Corriere dello Sport’, lunedì i calciatori del Napoli riceveranno le raccomandate della società che annunceranno la maxi-multa per l’ammutinamento post Salisburgo. Il presidente, insomma, avrebbe scelto il pugno di ferro con i ribelli tanto da non accontentarsi del taglio del 5% sugli stipendi.
De Laurentiis sarebbe pronto alla battaglia legale davanti al Collegio di disciplina appellandosi all’articolo 11 comma 3 dell’accordo collettivo: “La multa consiste in una penalità contrattuale il cui importo è proporzionato alla gravità dell’inadempimento e non può superare il 25% della retribuzione mensile lorda. La multa, nell’ipotesi di cumulo di più infrazioni commesse nello stesso mese non può comunque eccedere il 50% della retribuzione fissa mensile lorda”.
Le sanzioni nel caso del Napoli dovrebbero essere graduali, colpendo maggiormente quelli che verranno ritenuti i ‘capi’ della rivolta contro il ritiro ma alla fine la società potrebbe incassare (o meglio trattenere dagli stipendi) circa 2,5 milioni di euro complessivi.
Il presidente attualmente si trova ancora negli Stati Uniti ma in queste ore c’è chi sta cercando di evitare il muro contro muro, da Chiavelli a Giuntoli passando per Ancelotti.
Intanto un primo passo sarebbe stato compiuto anche da Allan che avrebbe chiesto scusa al figlio di De Laurentiis dopo il duro scontro avvenuto qualche settimana fa tra i due negli spogliatoi. Basterà ad evitare la maxi-multa in arrivo?