La fuga di Bologna. Non sembra terminare l’effetto Sasha Djordjevic in casa Virtus. Da quando il coach serbo è subentrato a Stefano Sacripanti lo scorso marzo, la squadra di Bologna è un vero rullo compressore. Dopo aver sfiorato i playoff di campionato ed aver vinto la Champions League nel 2018/19, l’ex playmaker ha potuto allestire un roster costruito sulle sue idee cestistiche ed i frutti non hanno tardato a farsi vedere: nove vittorie su nove in questo inizio di campionato. Ciò che impressiona, ancora più del record immacolato, è l’atteggiamento dei virtussini che rispecchia totalmente quello del proprio coach. La Segafredo ha vinto solamente tre delle nove partite di questa Serie A con uno scarto in doppia cifra ed ha registrato mediamente 8.3 punti di margine sulle avversarie. Questo si traduce in un killer instinct pazzesco sul parquet, dote che caratterizzava il Djordjevic con la palla in mano. Le inseguitrici, per diversi motivi, arrancano e lo spot di numero 1 per i playoff sembra al momento riservato alla Segafredo.
La corsa ai playoff. Come sempre l’accesso alla post-season si deciderà all’ultima giornata, basta ricordare l’arrivo a pari punti nello scorso campionato fra Trieste, Avellino, Varese e Cantù (che premiò le prime due). Milano è più focalizzata sull’Eurolega in questo inizio di stagione ma i playoff con il vantaggio del fattore campo al primo turno sono una certezza per i ragazzi di Messina. Le finaliste del 2018/19, Venezia e Sassari, sono anche loro attrezzate per accedere alla fase più calda della stagione. Per gli altri quattro spot, sarà una lotta. Le neopromosse Treviso e Roma stanno brillando, Brindisi trascinata dai 20.7 punti di Adrian Banks (top scorer del torneo) e con l’attacco più prolifico fa paura, l’organizzazione difensiva della Germani Brescia di Esposito è intrigante, mentre la qualità e la profondità dei roster di Trento e Reggio Emilia stentano ad uscir fuori ma sono evidenti. Poche certezze, molti dubbi e tanto interesse in questa zona di classifica.
La lotta salvezza. Emergenza totale in casa Pesaro – unica squadra che non ha ancora trovato il successo in questo campionato – che malgrado possa vantare il settimo miglior attacco del torneo (80.1), la Carpegna ha una difesa a dir poco preoccupante. La squadra di Perego subisce 94.4 punti a partita, 11 in più di qualsiasi altra, e già in tre occasioni ha concesso più di 100 punti agli avversari: serve un cambio di rotta ma i prossimi due impegni casalinghi contro Cremona e Milano non destano ottimismo. Pistoia dopo aver preso le prime sei gare stagionali ha ottenuto due successi nelle ultime due gare interne e proverà a ripetersi contro Venezia nel fine settimana. Trieste (sconfitta nelle ultime quattro gare) e Cantù (da tre) sono alla ricerca di vittorie per allontanarsi dalla zona calda, che sembra riguardare da vicino anche Varese.
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