Diciasette goal. In tredici partite. Numeri alla Messi, alla Cristiano Ronaldo, alla Lewandowski. Anzi no, meglio dell’attaccante del Bayern Monaco. Tutto vero, Ciro Immobile ha alzato l’asticella delle reti segnate. Ha sempre fatto registrare ottime stagioni, ma questa va oltre. Primo in Europa per marcature fin qui.
Doppietta contro l’Udinese, ennesima gara in cui Immobile è andato in goal in questa stagione. Le reti all’Olimpico valgono il sorpasso a Lewandowski, fermo a 16 con il Bayern Monaco, nonostante a livello generale nelle varie competizioni abbia segnato di più dell’attaccante italiano. Poco importa.
Primo nella classifica della Scarpa d’oro, Immobile non può che non puntare al trofeo più ambito per i goleador d’Europa, di solito proprietà di Messi, Campione in carica e vincitore ben sei volte (tre di seguito dal 2017 al 2019). Nonostante grandi obiettivi, l’ex Torino ha anche lasciato a Luis Alberto il tiro dal dischetto che è valsa per la Lazio il 3-0 sull’Udinese.
Non solo la Scarpa d’Oro ovviamente per Immobile e il titolo di capocannoniere, con Lukaku e Lautaro Martinez i grandi duellanti comunque decisamente dietro in classifica, ma anche il record di reti segnate in Serie A in una sola stagione. Record che come noto appartiene all’ultimo Higuain napoletano.
36 reti per Higuain, che dopo quattordici giornate con la maglia del Napoli mise a segno 12 goal: Immobile a +5 e in prospettiva il sorpasso all’argentino non è certo utopia. L’attaccante della Lazio sta facendo meglio anche di Toni, che nel 2005 arrivò a 16 goal per chiudere a 31 a fine annata, pre-Mondiale tedesco. Solo Angelillo per l’Inter nel 1958/59 e Borel per la Juventus nel 1933/34 hanno segnato 17 reti in meno gare in Serie A.
Un bel segno anche per la Nazionale azzurra, visto e considerando come Immobile – a quota ventidue centri in venti gare da agosto sia tornato a segnare con regolarità anche nell’Italia: arma assoluta per puntare a conquistare l’Europeo. Toni insegna.