Tutti pazzi per Merih Demiral. La prestazione proposta dal turco contro il Bayer Leverkusen non è passata inosservata. All’esordio in Champions League, il centrale della Juventus ha messo in mostra doti tecniche e caratteriali da non sottovalutare, soprattutto in termini di gerarchie. Sebbene i titolarissimi si chiamino Bonucci e De Ligt, Madama rientra dalla serata teutonica con la convinzione di aver investito in maniera ottimale i 18 milioni spesi in estate.
È vero, il test alla BayArena non è stato dei più probanti e ce ne vorranno altri per sancire la bontà definitiva del prospetto, ma la sensazione è che gli uomini della Continassa si siano assicurati un elemento – potenzialmente – di spessore assoluto.
Non a caso, anche negli ultimi giorni, il Milan ha sondato l’argomento provando a scovare un’apertura al momento inesistente. Insomma, i campioni d’Italia vogliono valutare attentamente la situazione del reparto arretrato, mettendo nel mirino soprattutto il rientro di Chiellini.
In terra teutonica, con personalità e qualità, ha risposto in maniera ottimale l’intero reparto difensivo zebrato. E, considerando come là dietro finora l’ex tecnico del Chelsea abbia puntato principalmente sulle prime linee, i margini di miglioramento complessivamente non mancano.
Musica per le orecchie di Demiral, che prima del match dell’Europa che conta aveva giocato solamente una partita in campionato con il Verona, peraltro poco convincente. Adesso, la prova del nove. Con tre impegni rimanenti a chiudere il 2019 bianconero, sfide in cui l’ex Sassuolo si candida autorevolmente a recitare una parte autorevole.
Parole importanti quelle di Sarri, destinate a sfociare in un quadro ancor più confortante. Perché Demiral, corteggiato a lungo in estate pure dall’Atletico Madrid, può fare concretamente la differenza. Il 28 juventino, in pieno apprendistato sotto la Mole, ha iniziato a comprendere usi e costumi della Signora. E non poco.