Semplicemente devastante. Se il Napoli è uscito con le ossa rotte dal ‘San Paolo’ buona parte del merito è di Romelu Lukaku che ha dominato in lungo e in largo nei contrasti fisici con i difensori avversari, quasi inermi di fronte alla sua esuberanza fisica.
Due goal nel primo tempo per imprimere al match una direzione ben precisa: negli occhi di tutti è rimasto il secondo, frutto di un errore di Meret che però si è visto scagliare dal nulla un bolide alla velocità di 111 km/h, difficile da trattenere.
A favore del bomber dell’Inter parlano i numeri che non mentono mai: è il miglior marcatore nerazzurro in campionato con 14 reti, un record per il club dopo le prime 18 partite. Tanto per capire, meglio anche di un certo Christian Vieri che nel 2000 si ‘fermò’ a 13 a questo punto del torneo.
Dato assolutamente di primo livello che si accompagna ad un altro non meno rilevante: nei migliori cinque campionati europei, la coppia con Lautaro è la più prolifica per quanto riguarda le gare giocate in trasferta (16 goal, 10 per il belga e 6 per l’argentino).
Un’intesa che va al di là del rettangolo verde come specificato dallo stesso Lukaku ai microfoni di ‘Inter TV’ al termine dell’incontro.
Ora testa all’Atalanta, da affrontare senza due pedine importanti: Skriniar e Barella saranno squalificati dopo l’ammonizione ricevuta a Napoli. Ma con un Lukaku così la paura non deve esistere.