Si dice spesso che per fare il portiere, nel mondo del calcio, non bastano abilità tecniche fuori dal comune, come per esempio capacità di posizionamento, tempismo nelle uscite e via dicendo, ma è necessaria quel pizzico di sana follia che conferisce al ruolo dell’estremo difensore una sorta di aura magica.
Nel corso degli anni abbiamo ammirato tantissimi portieri fenomenali, molti dei quali portavano con sé quella pazzia di cui vi abbiamo appena parlato, che ovviamente sono entrati nel nostro cuore prepotentemente.
Personaggi fuori dal comune, istrionici, capaci di parate sensazionali e di gesti che li caratterizzeranno per sempre nell’immaginario collettivo. Oggi abbiamo scelto quelli che dal nostro punto di vista sono stati i 5 portieri più folli della storia del calcio.
1) RENÉ HIGUITA
Se non conoscete Higuita e soprattutto se non lo adorate non possiamo andare d’accordo, è bene mettere subito le cose in chiaro. Il portiere colombiano non ha bisogno di presentazioni e chiunque di voi giochi in porta, ne siamo certi, in qualche allenamento avrà provato, con scarsi risultati, a ripetere il “colpo dello scorpione”, ovvero la celebre parata con cui l’estremo difensore colombiano respinse il pallonetto di Redknapp durante un’amichevole contro l’Inghilterra nel 1995.
Oltre ad essere letteralmente pazzo come un cavallo Higuita fu anche un grandissimo portiere, strenuo difensore dei pali della Nazionale colombiana dal 1987 al 1999.
2) JORGE CAMPOS
Rimaniamo in Sud America per un altro mostro sacro del ruolo: Jorge Francisco Campos Navarrete, nato ad Acapulco, Messico, il 15 Ottobre 1966.
Anche Campos ha difeso i pali della propria Nazionale per diversi anni, dal 1991 al 2004, e uno dei tanti motivi per cui verrà ricordato è quello legato alle sgargianti divise con cui era solito disputare le partite.
Divise da lui stesso ideate prendendo spunto da un altro sport, il surf, una delle sue grandi passioni fin da quando era ragazzino.
Oltre ad indossare i guantoni da portiere, ad inizio carriera Campos è stato anche attaccante, ruolo in cui si dilettava quando il posto tra i pali era occupato da un altro titolare. Capite bene, già solo da queste cose, come Campos fosse un personaggio decisamente fuori dal comune, non a caso uno dei più apprezzati in assoluto.
3) JOSÉ LUIS CHILAVERT
“Il giorno che morirò, e non si sa mai quando può accadere, ho già detto a mia moglie che voglio essere cremato, voglio che le mie ceneri vengano sparse nello stadio del Velez, al José Amalfitani. Voglio che vengano divise: una metà deve andare in una curva e l’altra in quella opposta. Così una volta ogni quindici giorni potrò essere con la mia gente, con i tifosi del Velez”.
In America Latina è evidente ci sia qualcosa di speciale, anche per quel che riguarda i portieri. Dopo Colombia e Messico andiamo in Paraguay, dove è nato Chilavert il 27 Luglio 1965. Fisico massiccio da molosso, sguardo da duro, agile tra i pali e abilissimo anche fuori, autore di numerosi gol su calcio piazzato (punizioni e rigori). La squadra a cui è più legato, e lo avrete intuito leggendo le prime righe, è il Velez, club argentino con cui ha conquistato quattro campionati nazionali, una Copa Libertadores, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Interamericana, una Supercopa e una Recopa, oltre a svariati riconoscimenti individuali. Dal 1989 al 2003 è stato portiere della Nazionale e si può certamente annoverare tra i migliori portieri Sudamericani di sempre.
4) SEBASTIANO ROSSI
Un italiano doveva esserci per forza in questa Top 5 dei portieri e, pur dovendo scegliere tra tantissime candidature autorevoli, abbiamo optato per Seba Rossi.
Il portierone lega la propria fama alla difesa della retroguardia del Milan, tra il 1990 ed il 2002, squadra con la quale ha vinto tutto ciò che si poteva vincere ottenendo anche prestigiosi record, rimasti imbattuti per diversi anni. Il più famoso è quello di imbattibilità nella serie A a girone unico, stagione 1993-’94, nella quale la porta difesa da Rossi rimase inviolata per 929 minuti. Tale traguardo è stato superato solo di recente, nel 2016, da Gigi Buffon in grado di non subire gol per 974 minuti.
Uno degli episodi più discussi della sua carriera, motivo per cui lo abbiamo inserito in questa classifica, è quello che lo ha visto coinvolto in un Milan-Perugia di fine anni ’90: dopo un rigore trasformato da Nakata, Rossi colpisce con un pugno al volto Cristian Bucchi, reo di essersi precipitato in porta a recuperare il pallone per riprendere velocemente il gioco e tentare la rimonta. Questo gesto sconsiderato gli costerà 5 giornate di squalifica e spalancherà la porta a Christian Abbiati, all’epoca in rampa di lancio.
5) OLIVER KAHN
Per l’ultimo portiere di questa speciale classifica voliamo in Germania, luogo in cui è nato Oliver Kahn. Il portierone tedesco che ha da poco superato i 50 anni di età è un vero e proprio mostro sacro in patria, e non potrebbe essere altrimenti, in virtù delle prestazioni con il Bayern Monaco (e prima col Karlsruhe) oltre che con la maglia della Germania.
Nel corso della sua carriera però non sono mancati gli episodi controversi, dettati principalmente da un carattere alquanto difficile, dalla personalità ingombrante e dal temperamento talvolta irascibile.
Oltre che per le parate sensazionali, e purtroppo per lui qualche errore clamoroso e decisivo come quello contro il Brasile nei Mondiali del 2002, Kahn è ricordato per la grinta e la cattiveria con cui si fiondava su ogni pallone, finendo spesso e volentieri per prendere questioni con i malcapitati attaccanti di turno, che molto probabilmente ancora si ricordano la sua espressione incarognita e la sua presa per la collottola.