Manca una settimana agli Australian Open, il primo grande appuntamento della lunga stagione del tennis. Si tratta dell’edizione numero 108 per il primo dei quattro Slam che si gioca sui campi in cemento del Melbourne Park nello stato di Victoria. L’Entry List del torneo maschile vede tutti i protagonisti del tennis mondiale pronti a darsi battaglia per il titolo che quest’anno assegna al vincitore oltre 2,5 milioni di euro.
Il favorito per il successo finale è ancora una volta Novak Djokovic, detentore del titolo e a caccia del suo ottavo Australian Open. Il serbo che vinse il suo primo titolo nel 2008 quando ebbe la meglio in quattro set su Jo-Wilfried Tsonga, deve temere soprattutto Rafael Nadal che a Melbourne ha vinto una sola volta nel 2009, anno in cui diede vita ad una delle tante leggendarie sfide con Roger Federer. Lo svizzero conserva in bacheca ben sei titoli, dal primo vinto nel lontano 2004 contro Marat Safin all’ultimo di due anni fa conquistato ai danni del croato Marin Cilic.
Agli Australian Open c’è però grande attesa per Daniil Medvedev, protagonista assoluto dell’ultima parte della scorsa stagione. A Melbourne il russo non è mai andato oltre il quarto turno, ma sembra avere tutte le carte in regola per conquistare il suo primo Slam, soprattutto dopo l’ultima finale agli US Open che lo ha visto protagonista contro Nadal. Attenzione anche a Stefanos Tsitsipas che nella passata edizione si è spinto sino alla semifinale dove si è poi al numero uno del mondo. Il 2019 dell’ellenico si è poi chiuso con la vittoria alle ATP Finals.
Tra i papabili per il successo agli Australian Open c’è anche Dominic Thiem che continua ad inseguire il suo primo Slam dopo le due sconfitte in finale al Roland Garros nel biennio 2018/19; l’austriaco non è mai andato oltre il quarto turno in Australia, come anche il tedesco Alexander Zverev che però sembra avere meno chance di successo.
L’exploit agli Australian Open potrebbe arrivare dal beniamino di casa Nick Kyrgios. L’imprevedibile tennista di Canberra arrivò nei quarti di finale dell’edizione 2015 arrendendosi in soli tre set ad Andy Murray, che venne poi sconfitto in finale da Djokovic. Tra i papabili ancora a caccia del primo Slam c’è l’eterna promessa Grigor Dimitrov, che tre anni fa arrivò in semifinale ma nulla poté contro Rafa Nadal che si aggiudicò il match al quinto set. Il bulgaro viene da un 2019 complicato in un cui non ha raggiunto la finale in alcun torneo.
A Melbourne Marini Cilic insegue il suo secondo Slam dopo la vittoria agli US Open nel 2014; il croato che due anni fa venne sconfitto da Federer in finale, ci riprova anche se la forma dei tempi migliori sembra lontana (l’ultima finale disputata e vinta dall’attuale numero 39 del ranking mondiale risale al giugno 2018, quando al Queen’s si impose su Djokovic). Tra le nuove leve occhio ad Alex De Minaur, l’australiano reduce da un’ottima stagione (tre tornei vinti nel 2019) ma battuto in finale da Jannik Sinner nell’ultima edizione delle Next Generation ATP Finals. Tra le giovani promesse meritevoli di attenzione anche Denis Shapovalov, il canadese che lo scorso ottobre ha vinto il suo primo titolo ATP a Stoccolma, Felix Augier Aliassime che nel 2019 ha messo in bacheca i tornei di Rio, Lione e Stoccarda, Andrey Rublev che solo due giorni fa ha vinto il torneo di Doha.
Chi gli Australian Open li ha già vinti è invece Stanislas Wawrinka capace nel 2014 di battere Rafa Nadal in finale; l’elvetico non ha particolarmente brillato nella passata stagione dove ha solo raggiunto la finale nei tornei di Rotterdam e Anversa, battuto prima da Monfils e poi da Murray. Tra i veterani ci sono Milos Raonic, semifinalista nel 2016 quando venne battuto da Murray e a digiuno di vittorie da quattro anni, Jo-Wilfried Tsonga finalista nel 2008 e con soli due tornei conquistati nell’anno appena trascorso.
Le speranze azzurre agli Australian Open sono riposte negli attuali tre nomi di punta del tennis italiano: Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Fabio Fognini. Il romano protagonista di un 2019 eccezionale con tre tornei vinti e la semifinale raggiunta gli US Open, torna a Melbourne con grandi aspettative dopo le due precedenti esperienze non proprio esaltanti; il ligure che in Australia ha raggiunto due volte il quarto turno, arriva a Melbourne dopo un 2019 di alti e bassi, iniziato con la conquista del suo primo Masters 1000 a Montecarlo e terminato in sordina; per l’altoatesino, invece, il 2019 si è chiuso con la vittoria alle Nextg Generation ATP Finals, un acuto che fa ben sperare per il diciannovenne bolzanino alla sua prima volta in Australia.