23 gennaio 2019: Krzysztof Piatek lascia il Genoa e diventa il nuovo centravanti del Milan, che su di lui punta forte per rimpiazzare Gonzalo Higuain. 30 gennaio 2020: Piatek cambia nuovamente maglia e si appresta a vestire quella dell’Hertha Berlino. Operazione chiusa: 28 milioni complessivi pioveranno nelle casse dei rossoneri.
Nelle scorse ore, il polacco ha lasciato l’Italia ed è arrivato a Berlino. Oggi effettuerà le visite mediche con l’ambiziosissimo club della Capitale, che dopo quello di Tousart (Lione, ma arriverà nella prossima stagione) ha messo a segno un acquisto milionario anche in attacco. Quindi, sarà il momento di firma e ufficialità.
Un addio praticamente scontato, quanto mesto. I fischi impietosi ricevuti da San Siro martedì sera durante la gara di Coppa Italia col Torino, al momento della sostituzione con Ibrahimovic, non rappresentano che il “saluto” da parte di una tifoseria che, progressivamente, ha preso le distanze da Piatek. Rompendo in maniera definitiva con l’ex genoano dopo il ritorno a Milano, dopo 7 anni e mezzo, di Ibra.
Facile, ora, definire Piatek un flop con la maglia del Milan. E quindi fa ancora più sensazione ricordare com’era iniziata l’avventura rossonera del polacco: con una serata indimenticabile e, col senno di poi, illusoria su quel che sarebbe potuto essere e non è stato.
Dalla Coppa Italia alla Coppa Italia. Dal Napoli al Torino. Dalla clamorosa doppietta all’esordio, all’uscita a testa bassa dal campo sotto una pioggia di fischi. Esattamente un anno fa, il 30 gennaio 2019, a una settimana dal suo acquisto da parte del Milan, proprio lui trascinava di forza la squadra di Gattuso in semifinale di coppa, stendendo i partenopei con una doppietta in meno di mezz’ora.
Quella sera, Piatek pareva un predestinato. Chiedere per informazioni a Maksimovic, incapace di trovare un modo per fermare il diretto avversario, ma anche a Koulibaly, l’altro centrale azzurro in campo quella sera a San Siro. Un fulmine all’11’, un altro al 28′. Un’intera tifoseria, orfana da poco di Higuain, aveva trovato un nuovo beniamino.
Sembra passata un’eternità, ma non sono che 12 mesi. Nei quali Piatek, via via, si è perso. Nella seconda parte dello scorso campionato ha sparato 9 volte, senza riuscire a portare il Milan in Champions League. E da agosto a oggi la situazione è precipitata: appena 4 reti in A, più una in Coppa Italia. Fino al giorno dell’addio. Inevitabile.