Eriksen al centro, Sanchez recuperato, Young e Moses sugli esterni. Gennaio ha ragalato tre acquisti (e mezzo) all’Inter e ad Antonio Conte, che ha finalmente a disposizione una squadra con diverse alternative per provare a vincere Serie A, Europa League e Coppa Italia. Punto cardine saranno ovviamente le fasce nel sio 3-5-2. Rivoluzione e nuovo corso dopo cinque mesi.
Partiamo da sinistra, dove Young, acquistato dal Manchester United è stato subito utlizzato come titolare. L’inglese ha giocato tre gare in una settimana, contro Cagliari, Fiorentina e Udinese, fornendo subito un assist perfetto per il goal di Lautaro e dunque correndo senza sosta nelle altre due gare.
Sarà Young ad occupare il ruolo di titolare nelle gare più importanti dell’Inter in questi ultimi quattro mesi. Giocherà contro il Milan nel Derby, le semifinali di Coppa Italia, magari le fasi successive dell’Europa League. La nuova fascia mancina è tutta sua dopo aver scavalcato in pompa magna Biraghi.
Quest’ultimo è arrivato dalla Fiorentina con grandi aspettative, ma dopo alcune gare deludenti, con prestazioni a metà tra l’indeciso e il poco decisivo, è scivolato nella gerarchia, divenendo di fatto ora la riserva di Young. Con possibilità di giocare da subentrato o in alternativa da titolare nei match meno essenziali.
A sinistra ci sarebbe anche Asamoah, ma l’ex titolare è attualmente ai box per infortunio e non è chiaro quando potrà tornare a disposizione. Difficile che possa mettere in difficoltà Young sulla sinistra, ma potrebbe tornare utile come interno in caso di necessità futura.
Dall’altra parte, tre alternative per Conte. Anche in questo caso il calciomercato di gennaio sembra aver portato ad una decisione abbastanza netta da parte del tecnico nerazzurro, visto e considerando che una volta ottenuta l’ufficialità Moses è stato subito schierato titolare.
Buona prova del nigeriano contro l’Udinese, nuovamente protagonista sotto Conte dopo la straordinaria annata del titolo inglese. Dribbling, quantità e fisicità su una fascia troppo spesso deludente. Da anni del resto, diciamo dopo Maicon, l’Inter ha sempre avuto massima difficoltà sulle corsie esterne, ma ora sembra tirare un sospiro di sollievo.
Se Young sembra essersi preso la fascia in maniera assoluta, Moses è per ora leggermente avanti su Candreva. Quest’ultimo è passato ad essere fischiato con Spalletti a divenire idolo con mister Conte, anche se in diverse gare stagionali i social si sono comunque scagliati contro di lui.
Arriva Moses, scivola Candreva, in fondo anche D’Ambrosio. Stesso destino di Asamoah per il difensore italiano, visto che potrà essere utilizzato come centrale di difesa. Certo, con poche occasioni, considerando che Bastoni è oramai importantissimo e la prima riserva è l’esperto Godin.
Con quattro mesi di gare ufficiali davanti, però, ci sarà spazio per tutti. Lo sfrenato utilizzo dei soli Lautaro Martinez e Lukaku in attacco è stato tale solo per necessità, ma con diverse alternative Conte girerà i suoi interpreti. Con in testa, però, sempre un leader assoluto. Attualmente, Young e Moses.