Doveva essere il padrone della fascia sinistra dell’Inter, in realtà però quella di Kwadwo Asamoah si sta trasformando in un’annata vissuta da semplice comparsa.
I numeri non mentono: l’esterno ghanese sin qui in stagione ha collezionato appena 8 presenze in campionato per un totale di 639’, alle quali vanno aggiunte altre 3 apparizioni in Champions League. Troppo poco per un giocatore che per qualità e duttilità poteva essere uno degli uomini di punta della compagine allenata da Antonio Conte.
Il 2020 si Asamoah di fatto non è ancora cominciato, o meglio non è iniziato nel migliore dei modi possibili. Non scende in campo dallo scorso 6 dicembre, quando subentrò nel finale di Inter-Roma e da allora si sono perse le sue tracce fino agli ultimi giorni quando, al ritorno nella lista dei convocati per la sfida di campionato con l’Udinese, è seguita l’esclusione dalla lista UEFA.
Conte quindi non conterà sul ghanese per l’inizio dell’avventura dei meneghini in Europa League, ma la cosa era in qualche modo nell’aria. Il giocatore infatti nel corso della stagione è stato frenato da quel ginocchio sinistro che lo tormenta dall’ormai lontano 2014 e che solo l’anno scorso gli ha dato tregua (le 42 presenze totali alla sua prima annata in nerazzurro avevano fatto pensare a problemi di natura fisica ormai totalmente superati).
Se si esclude la scorsa stagione, Asamoah non riesce a disputare un’annata intera e senza intoppi dalla stagione 2013-14, la sua seconda con la maglia della Juventus. Da allora il problema alla cartilagine del ginocchio l’ha costretto troppo spesso ai box e il fatto che la sua situazione non sia probabilmente di semplicissima risoluzione, è confermata anche da quanto successo nella sessione invernale di calciomercato.
L’Inter infatti ha pensato bene di tutelarsi acquistando per gli esterni Young e Moses, due elementi di sicuro affidamento che vanno ad unirsi ai vari D’Ambrosio (che all’occorrenza può anche essere dirottato a sinistra), Biraghi (che da potenziale alternativa si è ritrovato a vivere una prima metà di stagione da titolare imprescindibile).
Asamoah quindi rappresenta oggi per l’Inter un punto interrogativo: di fatto è tornato ad essere abile ed arruolato, visto che è stato convocato per l’ultima sfida di campionato, ma la sensazione è quella che Conte non abbia ancora la certezza di poter contare su di lui in maniera continuativa fino al termine della stagione.