Dal rischio addio a un ruolo sempre più centrale alla Juventus. “Lasciarlo in panchina è sempre una bestemmia”, dice Maurizio Sarri, e sono parole che fanno ben capire come sia cambiata l’aria. Perché la considerazione della società bianconera nei confronti di Paulo Dybala, ora, è completamente diversa rispetto a qualche mese fa.
Come vi avevamo anticipato già a gennaio, le prove di rinnovo sono iniziate. L’attuale contratto di Dybala con la Juventus va in scadenza nel 2022. E adesso, secondo l’edizione odierna di ‘Tuttosport’, è spuntata anche una data: le parti sono al lavoro per prolungare il vincolo della Joya per altri tre anni, fino al 2025.
Un modo per scongiurare alla base possibili problemi nei prossimi mesi: quelli che, inevitabilmente, non può non portare con sé il contratto di un campione che si sta avvicinando alla conclusione. Al 2022 mancano ancora due anni e mezzo, ma la Juventus non vuole farsi trovare impreparata.
Quanto a Dybala, la richiesta del mancino argentino è chiara: 10 milioni netti d’ingaggio a stagione. Ovvero la cifra che gli avrebbe garantito il Manchester United, nel caso l’operazione estiva con i Red Devils fosse andata in porto. L’attuale stipendio del giocatore, per la cronaca, è di 7 milioni annuali.
Di tutto ciò si inizierà a parlare concretamente nelle prossime settimane. Con ogni probabilità, dopo l’ottavo di ritorno di Champions League contro il Lione del 17 marzo. Prima, testa al campo. E al Verona, contro il quale la Juventus di Dybala proverà a difendere la vetta della classifica dagli assalti di Inter e Lazio.