Francesco Acerbi, oggi, è uno dei difensori più forti della Serie A. Mastino della Lazio seconda in classifica, centrale seriamente in lizza per un posto a Euro 2020. Un giocatore rinato. Perché qualche anno fa la sua vita era completamente diversa: impossibile dimenticare il cancro a un testicolo che ne ha influenzato anche la carriera.
Di questo Acerbi ha parlato in una lunga intervista alla rivista sportiva ‘L’Ultimo Uomo’. Dando una rilettura diversa, e per certi versi sorprendente, alla malattia. E tracciando una sorta di spartiacque tra il prima e il dopo. Lo spartiacque del tumore.
Un modo di essere, di vivere, che per un nonnulla non ha convinto Acerbi a mollare il calcio.
E a quel punto, ecco il cancro. Una maledizione? Per nulla. Anzi: sorprende, a qualche anno di distanza, leggere la lucida analisi che Acerbi fa di quei momenti drammatici.