Ad un anno dalla tragedia che colpì la famiglia di Emiliano Sala, deceduto in seguito ad un incidente aereo, emergono nuovi dettagli che contribuiscono a fare ulteriormente luce su una vicenda nebulosa.
Come riportato da ‘The Guardian’, il rapporto ufficiale redatto dall’Air Accidents Investigation Branch (AAIB) rivela che il pilota del velivolo su cui si trovava a bordo lo sfortunato attaccante argentino, David Ibbotson (il cui corpo non è mai stato ritrovato), non aveva completato l’addestramento per volare di notte e la sua licenza di pilota privato non gli permetteva di trasportare passeggeri a pagamento.
Il Piper Malibu utilizzato dai due per raggiungere Cardiff non era dunque a norma, essendo sprovvisto della licenza commerciale necessaria per far sì che tutto potesse essere considerato in regola.
Secondo il rapporto dell’AAIB, Ibbotson avrebbe sentito un ‘botto’ durante il volo e gli investigatori ritengono che la morte del pilota sarebbe stata provocata da un avvelenamento da monossido di carbonio, causato da un guasto nel tubo di scappamento che avrebbe permesso al gas di entrare nella cabina attraverso il sistema di riscaldamento.
Dalle ultime ricostruzioni si evince anche come Ibbotson avrebbe perso il controllo dell’aereo durante una virata effettuata manualmente, ad una velocità superiore rispetto a quella consentita.