Il decreto governativo è valido fino al 3 aprile ma, con ogni probabilità, la ripresa della Serie A avverrà più in là: si è parlato di 3 maggio come ipotesi migliore, ma ad oggi non può esserci certezza.
Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’, il presidente federale Gabriele Gravina ha fatto capire che il ritorno in campo potrebbe avvenire anche con un paio di settimane di ritardo sulla tabella di marcia.
Giocare anche dopo il 30 giugno si rivelerebbe un problema per tutte le società: quella, infatti, è la data in cui scadranno molti contratti e senza una proroga non sarebbe possibile per quei giocatori interessati scendere in campo.