Si è chiuso nelle scorse ore il periodo di quarantena obbligatoria che i giocatori dell’Inter hanno dovuto rispettare dopo che è stata resa nota la positività al Coronavirus di Daniele Rugani, ovvero il difensore di quella Juventus che ad oggi resta l’ultima avversaria affrontata dai meneghini nel 2020.
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, nessuno tra i giocatori della rosa nerazzurra, ma più in generale nessuna delle 60 persone che lo scorso 8 marzo hanno preso parte alla trasferta di Torino, hanno avvertito i sintomi del Coronavirus e quindi, nel rispetto del protocollo stabilito dalla Regione Lombardia, nessun tesserato è stato sottoposto a tampone.
Finito il periodo di isolamento forzato, il club ha dato il permesso ai giocatori stranieri di tornare nei rispettivi Paesi per ‘motivi familiari urgenti’ e al momento sono due i nerazzurri che hanno deciso di lasciare Milano: Marcelo Brozovic e Samir Handanovic.
Il primo è tornato dai suoi parenti più stretti a Zagabria, città che nei giorni scorsi è stata colpita da due forti scosse di terremoto, il capitano nerazzurro è invece tornato in Slovenia, a Lubiana, dove la situazione è certamente meno drammatica rispetto a quella che si sta vivendo in Italia.
Il club ha consigliato ai suoi giocatori di non lasciare Milano, ma ha dato ampia libertà ai giocatori stranieri di decidere se tornare nelle proprie nazioni. Al momento, nessuno altro elemento della rosa avrebbe chiesto di lasciare l’Italia, ma non è escluso che altri possano farlo a breve (in Uruguay parlano dei possibili ritorni di Godin e Vecino).
Da oggi i giocatori dell’Inter potranno comunque uscire da casa, ovviamente solo per esigenze particolari come fare la spesa, indossando guanti e mascherine.