Potrebbe già essere giunta ad un passo dalla sua conclusione, la seconda avventura di Zlatan Ibrahimovic al Milan.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, a mettere fine alla parentesi in rossonero che si è aperta negli ultimi giorni di dicembre, sarà quanto sta accadendo in queste settimane in seno al club.
Prima le parole di Maldini, poi quelle durissime di Boban che sono sfociate nel suo allontanamento, hanno portato il fuoriclasse svedese a riflettere in maniera approfondita sul suo futuro, soprattutto dal momento in cui è venuta meno nell’organigramma societario una delle figure che maggiormente si erano spese per riaverlo all’ombra del Duomo.
Boban, insieme a Maldini, aveva tra l’altro già iniziato a coinvolgere Ibrahimovic nelle riflessioni per la prossima stagione, cosa che di fatto anticipava le intenzioni di rinnovo, poi tutto si è interrotto. A ciò va aggiunto che la sintonia con le scelte dell’amministratore delegati Gazidis è poca ed anche il Coronavirus ha avuto un ruolo nella vicenda, visto che non ha consentito alle parti di vedersi per discutere.
Le ultime vicende avrebbero portato il campione svedese a ritenere ormai chiusa questa esperienza, nonostante solo poche settimane fa le premesse fossero ben diverse. L’idea era infatti quella di restare almeno un altro anno da giocatore, per poi ripartire magari da un ruolo dirigenziale.
Qualora il suo addio dovesse concretizzarsi, il Milan sarebbe ovviamente chiamato a cercare un nuovo centravanti di spessore. Il club ha già messo nel mirino un attaccante le cui qualità non si discutono, che tra l’altro conosce già alla perfezione la Serie A: Arek Milik.
Si tratta di un elemento che garantirebbe goal, maturità, esperienza e che per caratteristiche potrebbe essere affiancato con facilità a Leao.
Il bomber polacco è legato al Napoli da un contratto che scadrà nel 2021 e al momento non si intravedono spiragli per il rinnovo, visto che lo stesso giocatore vorrebbe cambiare aria. Il club partenopeo potrebbe quindi essere costretto a cederlo per evitare di perderlo a parametro zero tra un anno.
Per garantirsi il suo cartellino si dovrà partire da una di 40 milioni di euro e sembrano esserci pochi margini per possibili scambi. Possibile anche che si crei una discreta concorrenza da superare, ma la voglia di lavorare su questa opzione comunque c’è.