Quella del 5 maggio 2002 è ancora una ferita aperta per i tifosi dell’Inter: il 4-2 inflitto dalla Lazio permise alla Juventus di effettuare il sorpasso sui nerazzurri proprio all’ultima giornata, fregiandosi del titolo di campione d’Italia dopo un digiuno durato tre stagioni.
Il risultato dell’Olimpico maturò grazie ad un grossolano errore di Vratislav Gresko, allora terzino in forza all’Inter di Hector Cuper: un retropassaggio errato verso Toldo si trasformò in assist per Karel Poborsky, lesto a ribadire in rete il goal del momentaneo 2-2.
Lo slovacco divenne l’eroe al contrario del tifo interista che non gli risparmiò innumerevoli critiche, prima della cessione avvenuta in agosto al Parma dove rimase poco più di quattro mesi senza lasciare tracce.
Un ex compagno di squadra di Gresko della stagione 2001/2002, Nicola Ventola, ha raccontato un episodio che vide protagonista l’esterno, accaduto proprio il giorno dopo quella partita maledetta. Queste le sue parole pronunciate nel corso di una diretta Instagram con Daniele Adani.
Ora Gresko ha completamente tagliato i ponti con il mondo del calcio: è proprietario e gestore di un teatro nella città in cui è cresciuto ma, probabilmente, tutt’ora ricorda il rischio corso all’indomani di una delle giornate più brutte della storia dell’Inter.