Quella di Kingsley Coman è una carriera che è decollata in maniera estremamente rapida, ma che è purtroppo stata anche frenata da infortuni molti seri.
Dopo aver esordito tra i professionisti con il PSG ed essersi trasferito giovanissimo alla Juventus nel 2014, con il Bayern, dove inizialmente ha fin da subito goduto della massima fiducia da parte di Pep Guardiola, si è imposto come uno degli esterni più letali d’Europa, nonostante la concorrenza di campioni che Robben e Ribery.
Nel 2018 quando era già stabilmente entrato nel gruppo di quella Francia che poi si sarebbe laureata campione del mondo, tre gravi infortuni alla caviglia l’hanno costretto non solo a saltare i Mondiali, ma anche ad assistere da spettatore a buona parte dell’annata, il tutto mentre nella sua mente già iniziavano ad addensarsi pensieri di ritiro. A confermarlo è stato lo stesso giocatore in un’intervista a Eurosport.
Oggi Coman pensa con la testa di un giocatore ormai maturo.