I tifosi del Cagliari e dell’Atalanta se lo ricordano piuttosto bene. Gli altri, forse, un po’ meno. José Oscar Herrera, per tutti Pepe, oggi ha quasi 65 anni. Ma, nei gloriosi Novanta, vestì sia la maglia rossoblù che quella nerazzurra, collezionando quasi 200 presenze in Serie A in 7 stagioni.
L’altra curiosità che probabilmente non tutti sanno – nemmeno i sostenitori del Cagliari, nemmeno quelli dell’Atalanta – è che Herrera, difensore/centrocampista con la specialità dei calci di rigore, è il suocero di uno dei personaggi attualmente in forza alla Serie A: Diego Godin, centrale dell’Inter. Nel 2018 l’ex capitano dell’Atletico Madrid ha infatti sposato Sofia, figlia di Pepe, diventando dunque a tutti gli effetti il genero dell’ex cagliaritano.
Una storia singolare. Così come è singolare il fatto che Godin, giustamente considerato un colpo da novanta – a costo zero, poi – dell’Inter dopo la lunga militanza all’Atletico, stia faticando a imporsi alla corte di Conte. Tanto da aver lasciato spesso e volentieri il posto al giovane, e meno reclamizzato, Bastoni. Ed è anche di questo che Herrera parla in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’.
Fiducia, dunque, è la parola chiave. Anche perché Godin, con l’esperienza che si ritrova addosso, può permettersi di gestire nel migliore dei modi anche qualche momento complicato.
La speranza di Godin, magari, è quella di ripercorrere le orme del suocero Herrera, che in A rimase ben 7 anni: dal 1990 al 1997. Conquistando una storica semifinale di Coppa UEFA con il Cagliari e giocando con Pippo Inzaghi all’Atalanta, prima di chiudere la carriera da calciatore tra Messico, Argentina e Uruguay.