Incubo parzialmente finito per Ronaldinho: dopo la detenzione di 32 giorni in un carcere di Asuncion, l’ex fuoriclasse brasiliano e il fratello hanno pagato 1,6 milioni di euro per ottenere gli arresti domiciliari da scontare in un hotel della capitale paraguaiana.
Una magra consolazione che però, secondo l’ex presidente del Barcellona Sandro Rosell, non fa completamente luce sulla vicenda che ha visto sfortunato protagonista Ronaldinho. Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di ‘Mundo Deportivo’.
Eppure il mese passato dietro alle sbarre non è stato privo di avvenimenti per Ronaldinho, coinvolto addirittura in un torneo di calcetto dagli altri detenuti che erano consapevoli di condividere il loro tempo con una stella di livello assoluto.