Sono passati quasi due anni dall’ultima partita ufficiale giocata da Pietro Pellegri: da allora una caterva di problemi fisici che lo hanno gettato tra le fiamme dell’inferno, impedendo al Monaco di poter gioire per le sue reti dopo l’investimento fatto per strapparlo al Genoa nel gennaio 2018.
Il ragazzo prodigio era pronto al rientro e quasi certamente sarebbe tornato in campo se quel maledetto Coronavirus non avesse interferito nei suoi piani, negandogli la soddisfazione di poter riassaggiare il terreno di gioco, sensazione quasi dimenticata col passare del tempo.
Sebbene non abbia avuto possibilità per mettersi ulteriormente in mostra, le pretendenti per Pellegri non mancano: tra queste, come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, figura il Bologna che già a gennaio ha pensato di affondare il colpo prima di ripiegare su Musa Barrow.
Lo scenario potrebbe cambiare ancora in estate, soprattutto se Federico Santander dovesse decidere di andare a cercare fortuna altrove: il paraguaiano non è un titolare e vorrebbe un minutaggio maggiore che, all’ombra delle due torri, Sinisa Mihajlovic non pare intenzionato a concedergli.
Pellegri sarebbe il sostituto ideale per età (ha soltanto 19 anni) e doti offensive da potenziale campione già mostrate ai tempi del Genoa e dell’esordio in Serie A a 15 anni e 280 giorni, un record di precocità condiviso con Amedeo Amadei.
Intanto l’obiettivo è quello di farsi trovare pronto in caso di ripresa della Ligue 1 per collezionare minuti e fiducia in vista, successivamente, di un’ipotetica nuova avventura: magari in Italia alla corte di Mihajlovic, uno che di giocatori ne ha rigenerati tanti.