Mentre Francia, Belgio e Olanda si sono fermati, il resto dell’Europa prova a far ripartire il calcio. Compresa la Premier League, ‘regina’ delle leghe europee.
L’intenzione è chiara: secondo il ‘Guardian’, i club hanno scelto di tornare in campo, ovviamente una volta che ci sarà la certezza che la salute dei giocatori sarà tutelata. In questo senso nell’Associazione Calciatori ci sarebbe una spaccatura: chi ha paura del ritorno in campo – come dichiarato da Agüero di recente – e chi invece sarebbe favorevole alla ripresa.
La Lega, per ora, ha fatto fronte unito: nessuno si è opposto alla ripresa del campionato. Le date sono le stesse che circolano da tempo, il 18 maggio per la ripresa degli allenamenti e l’8 giugno per il ritorno effettivo in campo.
Una novità, quella principale, potrebbe riguardare gli stadi. Si starebbero infatti provando a identificare impianti lontani dai centri abitati che possano garantire e tutelare la salute di giocatori, staff e dirigenti.
La Premier League, insomma, potrebbe ripartire giocando in campi neutri. Questo il pre-requisito, insieme alle porte chiuse, da cui i club dovrebbero ripartire nella riunione di venerdì 8 maggio, quella forse chiave per fissare un nuovo inizio del calcio inglese.