Prudenza e pazienza. Sono queste le parole chiave che in questi giorni contraddistinguono il dibattito relativo alla ripresa del campionato di Serie A. Ci sono poche certezze – sicuramente si riprenderà a porte chiuse – e tanti dubbi da sciogliere, quelli ai quali neanche la riunione tra il Comitato Tecnico-Scientifico e la FIGC di giovedì è riuscita a trovare risposte.
Le questioni da risolvere nel protocollo che la FIGC proporrà alla politica riguardano soprattutto i tamponi e la gestione dei casi positivi, quelli che negli scorsi giorni sono tornati a scuotere il mondo del calcio: i nuovi positivi tra Fiorentina, Sampdoria e Torino hanno gettato nuovi punti interrogativi.
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, a ‘Seila TV’ ha affermato che la parola d’ordine rimane la stessa: prudenza. Non verranno affrettati i tempi, nonostante la deadline del 25 maggio posta dall’UEFA per presentare un piano valido per la ripresa dei campionati.
Il calcio come grande industria, che garantisce lavoro a migliaia di persone, ha bisogno di ripartire: questo il messaggio che lancia Spadafora, che poi spiega i tempi tecnici per poter organizzare la ripartenza. Entro la fine della prossima settimana, comunque, arriveranno notizie più chiare grazie all’andamento della curva.
Secondo il Ministro dello Sport, quindi, l’ipotesi di ripartenza verrà valutata forse in maniera definitiva la prossima settimana. C’è prudenza, ma il tempo stringe. Le squadre stanno tornando lentamente ad allenarsi in attesa di nuove notizie dal Governo, che presto analizzerà il dossier calcio.