Le prossime ore dovrebbero regalare un importante passo in avanti verso un ritorno in campo. Il grande obiettivo dei vertici del calcio italiano è quello di riprendere l’attività per provare a portare la stagione, cosa questa che eviterebbe una serie di importanti problematiche che potrebbero andare a mutare il volto dell’intero sistema, ma affinché questo accada è necessaria una cosa: il via libera del Comitato Tecnico Scientifico del Governo agli allenamenti collettivi di squadra.
Si tratterebbe di un passo importante che non vorrebbe automaticamente dire che il campionato certamente riprenderà, ma sarebbe comunque la conquista di una prima tappa di un percorso ancora lungo, ma almeno già tracciato.
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, nelle prossime ore il Cts darà il suo via libera, cosa questa che confermerebbe i segnali positivi emersi nelle prossime ore, questo sapendo che comunque la prossima settimana ci saranno comunque altri passaggi estremamente importanti come il vertice tra il calcio ed il Presidente del Consiglio Conte, l’Assemblea della Lega Serie A, l’incontro tra il Ministro dello Sport Spadafora ed il CONI, oltre il Consiglio Federale della FIGC.
Il Cts invierà il suo parere all’interlocutore del Governo con gli esperti della task force che quotidianamente si riunisce presso al Protezione Civile, ovvero il Ministro della Salute Speranza, il quale poi lo condividerà con il Ministro dello Sport al quale toccherà il compito di integrarlo con le linee guida relative ai lavori degli atleti degli sport di squadra. Affinché questo accada, sarà però necessaria la copertura normativa del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, del DPCM, che è attualmente in fase di preparazione.
Presto si potrà quindi avere a disposizione un protocollo valido a tutti gli effetti, cosa questa che consentirà ai medici sociali di avere un quadro preciso su tutta la serie di controlli ed esami ai quali giocatori e staff tecnici dovranno preventivamente sottoporsi prima della ripresa effettiva degli allenamenti di gruppo che non dovrebbe comunque avvenire prima del 18 maggio, data questa già stabilita da settimane.
Strada tracciata quindi, ma con dei punti fermi sui quali il Cts non intende transigere. Tra i più importanti c’è quello che prevede le indicazioni sul come agire in caso di una positività all’interno di una rosa. Coloro che saranno conteggiati dovranno rispettare un periodo di isolamento di due settimane e la quarantena sarà allargata a tutti coloro che con lui saranno venuti a contatto. Varranno quindi quelle regole già imposte a tutti negli ultimi mesi, il che potrebbe potenzialmente dire che la scoperta di un nuovo malato dovrebbe potenzialmente portare ad un ulteriore stop del torneo.
Ad oggi non esiste una data per la ripresa del campionato, il tutto perché ovviamente la situazione è in continua evoluzione. Qualora la curva epidemiologica dovesse continuare a calare nelle prossime settimane, molti dei discorsi fatti oggi potrebbero cambiare, cosa questa che potrebbe allargare le maglie delle restrizioni imposte.
Il grande obiettivo sarebbe comunque quello di riuscire a ripartire a metà giugno, quindi magari nel week-end del 13-14, quando anche la variabile caldo potrebbe rappresentare un aiuto.
Andrà poi stabilito dove si potrà effettivamente giocare. Come è noto, ci sono state zone d’Italia molto più colpite di altre dalla pandemia e non è un mistero che da settimane circola l’idea di far disputare le partite in impianti del Centro-Sud, evitando così quelle zone a più rischio. Si tratta di una questione che andrà toccata, visto che se in ambito politico tale opzione è stata accolta da molti con favore, la Lega Serie A è parsa più fredda.
Altro punto fondamentale sarà poi l’esito degli esami cardio-vascolari che dovrà necessariamente escludere qualsiasi tipo di rischio per coloro che hanno contratto il virus.
Il percorso è quindi ancora lungo, ma intanto le prossime ore forniranno delle certezze fondamentali sul come continuare a muoversi.