Riuscire a portare a termine la stagione è ormai una necessità per il calcio italiano. La pandemia di Coronavirus lascerà dietro di se problematiche non da poco e costringerà a rivedere molti dei parametri ai quali ci si era abituati, e il grande obiettivo adesso è quello di limitare i danni.
Negli ultimi due mesi si è parlato moltissimo del ritorno all’attività della Serie A, ma anche per la Serie B il discorso ripartenza è sempre rimasto aperto aperto. Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport, riprendere da dove il tutto si era interrotto resta complicato, ma tuttavia non impossibile.
Perché la Serie B arrivi alla sua naturale conclusione è necessario che si giochino ancora 10 partite di regular season, più altre cinque di playoff e playout, ma potrebbe esserci il tempo, ovviamente non moltissimo, per farcela. La UEFA infatti, non ha nulla in contrario nel permettere agli altri campionati professionistici di spingersi fino ad estate inoltrata e quindi per la Serie B quella del 2 agosto può non essere considerata una deadline tassativa.
Il campionato potrebbe prolungarsi per almeno un altro paio di settimane, cosa questa che consentirebbe di ridisegnare il tutto senza dover comprimere all’eccesso il calendario.
Ad aiutare ulteriormente, potrebbe essere l’accorciamento della durata del raduno permanente. E’ vero che le varie squadre dovranno trovare degli alberghi ad esse esclusivamente riservati, ma dovrebbero farlo per sole due settimane, cosa che comporterebbe una sostanziale riduzione dei costi.
La Serie B, che chiede un aiuto alla Federazione per la ripartenza, potrebbe quindi farcela, ma molto ovviamente dipenderà dalle prossime decisive giornate.