Mezza stagione alla Fiorentina, due anni alla Roma, poi il Liverpool. Sempre ai massimi livelli. Ma per Mohamed Salah si sarebbero potute schiudere le porte del Real Madrid, il club più famoso e blasonato di tutti i tempi, se solo il diretto interessato avesse voluto.
Mai come in questo caso, la precisazione è calzante. Perché, se Salah a un certo punto della sua carriera non è diventato un giocatore del Real Madrid, è solo perché lui stesso ha deciso di non salire sul classico treno passato a prenderlo. Ed è Hany Ramzy, ex assistente di Hector Cuper sulla panchina dell’Egitto, a raccontarlo.
L’episodio risale dunque pochi mesi prima della finale della Champions League 2017/18. Quella che, ironia della sorte, ha visto sfidarsi proprio il Real Madrid e il Liverpool. Con Salah costretto al forfait dopo pochi minuti dall’inizio a causa di uno scontro con Sergio Ramos.
Gioia soltanto rimandata, in ogni caso: Salah e il Liverpool la Champions l’hanno alzata 12 mesi più tardi, al Wanda Metropolitano di Madrid (ancora…) contro il Tottenham. Consentendo all’ex giallorosso di dimenticare definitivamente le ammalianti sirene del Real.