Dopo una lunga carriera, sopratutto nella squadra della sua città, all’Athletic Bilbao, uno dei marcatori più letali del campionato spagnolo appende gli scarpini al chiodo. Aritz Aduriz c’è mentalmente, ma non fisicamente: il corpo ha detto basta a 39 anni, non giocherà più con il team basco. Addio, quasi, nel silenzio.
Nessuna ultima partita per salutare i propri tifosi, vista la pandemia di coronavirus, ma solamente una conferenza andata in scena al San Mames. Specchio dei tempi, avvenuta in maniera particolare ed ovvia, a causa delle restrizioni dovute alla situazione mondiale.
Aduriz su una sedia, a pochi passi dalla linea di porta dove ha segnato decine di goal, con i compagni di squadra, la famiglia e i giornalisti davanti a lui. Tutti ovviamente a distanza di sicurezza e alcuni di loro con le mascherine, nel rispetto delle imposizioni del governo spagnolo.
Tra gli applausi dei presenti e la commozione di Aduriz, l’ormai ex attaccante si è detto comunque felice nonostante la mancanza dei tifosi:
Il Bilbao dovrà giocare le ultime gare di campionato e la finale di Coppa del Re senza di lui, sempre qualora dovesse tornare il calcio in Spagna nelle prossime settimane, ma Aduriz non sarà in campo:
Aduriz ha salutato i compagni e i giornalisti insieme alla famiglia, mentre dagli altoparlanti del San Mames uscivano le note dell’inno del Bilbao. Un modo per immaginarsi di fronte, e ad ogni suo lato, i solito 50.000 del Bilbao. Che ha avuto modo di assimilare per anni. Ancor più vicini ora, anche se distanti.