Se la Coppa Italia le ha riservato la più cocente tra le delusioni, la ripartenza in campionato non poteva essere migliore per la Juventus. L’importante vittoria per 2-0 ottenuta sul campo del Bologna, abbinata alle sconfitte della Lazio a Bergamo e al pareggio interno dell’Inter contro il Sassuolo, ha infatti consentito ai bianconeri di allungare sulle dirette concorrenti nella corsa che porta dritta allo Scudetto.
Per gli uomini di Maurizio Sarri, alla certezza che ora i punti di vantaggio sulla seconda sono quattro, si è aggiunta la sensazione che lo stato di forma stia progressivamente migliorando. Quella vista al Dall’Ara è stata una Juve parsa in evidente ripresa e in particolare, tra coloro che sono parsi decisamente in condizione c’è Federico Bernardeschi.
Protagonista sin qui di un campionato non propriamente indimenticabile, ‘Berna’ proprio a Bologna ha disputato quella che è stata la sua migliore partita in stagione. Schierato dal 1’ in un tridente offensivo completato da Dybala e Cristiano Ronaldo, si è fatto trovare assolutamente pronto, abbinando ad un ottimo lavoro in fase di attacco, anche tanto sacrificio in fase difensiva.
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Sarri ha sempre creduto nelle doti di Bernardeschi e nell’ultimo periodo ha trascorso molte ore a studiare quella che potrebbe essere la migliore posizione in campo per lui. Aveva pensato di schierarlo titolare già in finale di Coppa Italia, salvo poi optare per Douglas Costa, ma proprio per questo motivo prima della sfida con il Napoli gli aveva mostrato un video con i movimenti giusti da fare in campo.
La cosa potrebbe aver aiutato molto un ragazzo che, ‘vittima’ della sua duttilità, è ancora alla ricerca della giusta posizione in campo. Sarri adesso sembra vederlo come esterno difensivo del tridente d’attacco ed è specializzandosi in questo ruolo che Bernardeschi potrebbe rivelarsi un’arma fondamentale in questo tiratissimo rush finale di stagione.
La Juventus potrebbe aver ritrovato nel momento più importante un ragazzo che ha certamente le doti per fare la differenza, adesso sta allo stesso Bernardeschi salire in cattedra, mostrare continuità e guadagnarsi oltre che i minuti in campo anche quella riconferma che solo fino a pochi giorni fa sembrava difficile anche solo da immaginare.