Per la prima volta nella storia il Giro d’Italia si correrà in autunno. La partenza della 103^ edizione, infatti, ad oggi è prevista per il prossimo 3 ottobre da Palermo con una cronometro individuale. Cancellate, dunque, le tappe iniziali previste in Ungheria che sono state sostituite con la partenza dal capoluogo siciliano, dalla Castrovillari-Matera e dalla San Salvo-Roccaraso; confermate invece le restanti tappe fino alla cronometro individuale di Milano, 21^ ed ultima tappa che chiuderà una insolita edizione. Sappiamo che manca ancora tanto alla partenza del Giro e che è davvero difficile fare un pronostico oggi, ma proviamo a farci un’idea di quelli che potrebbero essere i protagonisti della prossima edizione.
Nel novero dei favoriti c’è il vincitore della scorsa edizione Richard Carapaz; l’ecuadoriano sembra avere ancora una marcia in più rispetto ai suoi avversari e ha tutte le carte in regola per un bis al Giro d’Italia. Attenzione però anche a Vincenzo Nibali che sin dal 2010 ha avuto sempre un buon feeling con la Corsa Rosa; oltre alle due vittorie delle edizioni 2013 e 2016, il siciliano vanta due secondi e due terzi posti. Buone chance di successo potrebbe averle anche Remco Evenepoel, il ventenne belga che nel 2091 ha vinto la Classica San Sebastian e si è laureato campione europeo e vicecampione del mondo cronometro.
Tra i favoriti c’è anche Simon Yates che lo scorso anno non è andato oltre l’ottavo posto; l’inglese, però, manca l’appuntamento con una grande vittoria dal 2018, anno cui vinse la Vuelta di Spagna. Occhio anche a Jakob Fuglsang, il danese che nella passata edizione del Giro d’Italia ha chiuso al dodicesimo posto, ma che nel 2019 si è imposto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Alle spalle di questa cinquina di favoriti non sembrano però esserci grandi pretendenti per la conquista della maglia rosa. Wilco Kelderman (un settimo posto per lui nel 2014), Marc Soler Gimenez (37° l’anno scorso) e Rafal Majka (sesto un anno fa) non sembrano poter impensierire Carapaz e gli altri. Stesso discorso per gli italiani Giulio Ciccone reduce dal sedicesimo posto dell’ultima edizione, Damiano Caruso che nel 2015 chiuse ottavo, Domenico Pozzovivo due volte quinto nelle edizioni 2014 e 2019, Valerio Conti e Fausto Masnada (ventesimo nel 2019 alla sua seconda partecipazione).