Prevista inizialmente per lo scorso 12 aprile (come da tradizione nella seconda domenica del mese), la 118^ edizione della Parigi-Roubaix si correrà invece il prossimo 25 ottobre. La Regina delle classiche, ultima corsa stagionale sul pavé, quest’anno potrebbe essere un affare a due tra quelli che, ad oggi, sono indicati come i due favoriti per la conquista di una delle corse in linea più dure (non a caso la Parigi-Roubaix è definita anche Inferno del Nord): a contendersi la vittoria, infatti, potrebbero essere Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert.
L’olandese nella passata stagione ha chiuso il Giro delle Fiandre al quarto posto, mentre le vittorie più importanti sono arrivate a Bogense e Silvelle nelle competizioni di ciclocross. Il belga, invece, viene da un ventiduesimo posto proprio alla Parigi-Roubaix, dal sesto posto alla Milano-Sanremo e dal quattordicesimo posto al Giro delle Fiandre. Alle spalle dei due principali indiziati per il successo sembra però esserci il vuoto. La zampata potrebbe arrivare da John Degenkolb, il tedesco che la Parigi-Roubaix l’ha vinta nel 2015 ma che viene da un anno alquanto difficile. Stesso discorso per Greg Van Avermaet, il vincitore dell’edizione 2015 e solo dodicesimo l’anno scorso.
Anche Jasper Stuyven sembra lontano dalla forma migliore, quella del biennio 2017-2018 che lo vide chiudere la Parigi-Roubaix al quarto ed al quinto posto; terzo nell’ultima edizione, il belga Yves Lampaert questa volta non sembra far parte del novero dei favoriti così come Philippe Gilbert il vincitore dello scorso anno, unico acuto di una stagione complicata. Zdenek Stybar la vittoria l’ha sfiorata in due occasioni, la prima nel 2015 e la seconda due anni dopo, in entrambe le occasioni riuscì a salire solo sul secondo gradino del podio; oggi però il ceco non sembra avere le carte in regola per coronare il suo sogno. Nils Politt il sogno lo ha sfiorato nella passata edizione chiudendo secondo dietro Gilbert, ma quest’anno avrà bisogno di una vera impresa per conquistare il successo.
Niki Terpstra, vincitore dell’edizione 2014, solo due anni fa chiudeva al terzo posto prima di imbattersi in un 2019 piuttosto deludente. Ancora meglio, sempre nel 2018, aveva fatto Silvan Dillier, lo svizzero che si arrese solo a Peter Sagan vincitore di quella edizione; l’elvetico è poi spartio dai radar e non sembra in grado di impensierire i due superfavoriti di questa edizione. E gli italiani? Matteo Trentin sinora non ha avuto un buon feeling con la Parigi-Roubaix, il miglior piazzamento per il trentino rimane il 36° posto del 2016. Una sorpresa, però, potrebbe arrivare da Alberto Bettiol, vincitore lo scorso anno del Giro delle Fiandre, e da Gianni Moscon, capace nell’edizione 2017 di chiudere quinto sul pavé transalpino.