Goal (tanti), spettacolo e vittoria finale. Cambiano gli uomini, ma non cambia l’Atalanta. Nemmeno un turnover quanto mai spinto frena una Dea che, travolgendo il Brescia, almeno per una notte si prende quel secondo posto che vale la palma di prima inseguitrice di quella Juventus che pochi giorni fa è andata ad un passo dal capitolare sotto i colpi degli orobici.
Quella scesa in campo contro le Rondinelle è stata una squadra rivoltata da Gasperini, ma gli automatismi non è hanno affatto risentito. Chi si aspettava una partita ricca di reti non è rimasto deluso ed anzi ha dovuto attendere appena 2’ per assistere a quello che ha aperto le marcature: imbucata di Malinovskyi per Pasalic che, presa palla al limite dell’area, approfitta del non perfetto posizionamento dei difensori avversari, avanza di qualche metro e di destro non lascia scampo ad Andreacci.
Sotto di un goal il Brescia reagisce con veemenza e già all’8’ trova la rete che vale il momentaneo 1-1: dai e vai con Donnarumma, Caldara, tra i meno positivi in campo, sbaglia il tempo dell’intervento e Torregrossa a tu per tu con Sportiello è freddo nell’insaccare.
Il pareggio degli ospiti quasi per incanto abbassa i ritmi fino a quel momento estremamente alti, questo almeno fino al 25’, quando l’Atalanta passa ancora: Zapata lancia Gosens che a sua volta di prima serve De Roon che, dall’interno dell’area di rigore, trafigge Andreacci con un gran esterno al volo. Questa volta gli uomini di Lopez non trovano le forze per rifarsi sotto e la sfida diventa un assolo nerazzurro.
Al 28’ è Malinovskyi a scaricare in rete il pallone con un potente sinistro dalla distanza, mentre 2’ più tardi è Zapata ad iscrivere il suo nome nel tabellino con un colpo di testa ancora su cross di Gosens. Quando al 45’ le due squadre di avviano negli spogliatoi per la fine del primo tempo, la partita è di fatto già chiusa.
Nella ripresa le cose non cambiano, la Dea macina gioco mentre il Brescia resta chiuso in un angolo incapace anche solo di reagire. Bisogna attendere il 56’ per il goal del momentaneo 5-1: altra intuizione perfetta di Malinovskyi a premiare l’inserimento di Pasalic che, entrato in area, non sbaglia.
Servito il pokerissimo la squadra di Gasperini non si ferma ed anzi, già al 59’ ancora lo scatenato Pasalic si ritrova servito su un piatto d’argento il pallone servito da Colley (subentrato ad inizio ripresa a Zapata) che vale il 6-1 e la tripletta personale.
Gli ultimi minuti della gara servono solo per far partecipare alla festa anche i giovanissimi Bellanova, Czyborra, e Piccoli, oltre che al terzo portiere Rossi. Il Brescia approfitta dei ritmi più bassi per rendere il passivo meno pesante grazie alla rete di Spalek che fissa il risultato sul 6-2 finale, ma di fatto la serata resta da dimenticare.
L’Atalanta sale quindi a quota 70 e una volta di più ribadisce di essersi guadagnata a pieno titolo un posto tra le grandi del calcio italiano, il Brescia resta invece fermo a 21 e vede farsi ancor più in salita la strada che porta ad una difficilissima salvezza.
IL TABELLINO
ATALANTA-BRESCIA 6-2
Marcatori: 2’ Pasalic (A), 8’ Torregrossa (B), 25’ De Roon (A), 28’ Malinovskyi (A), 30 Zapata (A), 55’ Pasalic (A), 58’ Pasalic (A), 83’ Spalek (B)
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello (80’ Rossi); Sutalo, Caldara, Djimsiti (74’ Czyborra); Castagne (74’ Bellanova), De Roon, Tameze, Gosens; Pasalic, Malinovskyi (74’ Piccoli); Zapata (46’ Colley). All.: Gasperini
BRESCIA (4-3-1-2): Andrenacci; Semprini, Chancellor, Mateju, Mangraviti; Dessena, Viviani (57’ Tonali), Bjarnason; Spalek; Torregrossa (61’ Ndoj), A. Donnarumma (67’ Aye). All.: Lopez
Arbitro: Manganiello
Ammoniti: Nessuno
Espulsi: Nessuno