Quando ti chiami Leo Messi, tutti si aspettano da te almeno 30 reti in campionato. Come minimo. Ma sotto tale soglia, nonostante tu abbia anche fornito una caterva di assist, da record, non sei più tu. E così, ad un turno dal termine della stagione di Liga, anche l’argentino è finito nel mirino.
Dopo la vittoria del campionato da parte del Real Madrid e il pari del Barcellona, Messi ha evidenziato come la squadra blaugrana sia debole rispetto al passato e con grosse difficoltà che potrebbero portare anche ad un’eliminazione dalla Champions League contro il Napoli. Fa quello che può , ma senza fuoriclasse al fianco non è risucito a trovare la via della rete come in passato.
Sono 23 infatti i goal segnati nel 2019/2020, un dato enorme per chiunque, tranne che Messi. Rimane comunque un numero di reti gigantesco, comunque ridotto se si parla di uno capace di superare più volte le 40 reti solo considerando la Liga, senza scomodare le altre competizioni nazionali ed internazionali.
Era dal 2008/2009, ovvero dalla prima stagione con più di venti reti in Liga, che Messi non segnava così poco. Certo, manca solo una gara, ma a meno di prestazioni da mille e una notte terminerà il campionato più strano di sempre sotto quota trenta, come nel 2014 e nel 2016.
Partiti Xavi e Iniesta, nonchè gli altri grandi compagni d’attacco, Messi è diventato più assistman e meno goleador, nonostante sia comunque riuscito ad andare oltre i 40 centri stagionali. Ora, comprese tutte le competizioni, è a 28, con una gara di Liga e un massimo di quattro in Champions League da affrontare.
A livello generale, per vedere dati così ‘bassi’ bisogna tornare indietro al 2007/2008, quando chiuse a 16: da allora mai meno di 38 centri, qualcosa che potrà essere raggiunto solamente in caso di ritorno al passato, con poker a profusione in ogni gara a disposizione.