L’Arsenal si riscatta dopo le delusioni in serie della Premier League: i ‘Gunners’ tirano fuori l’orgoglio a ‘Wembley’ contro un Manchester City a tratti irriconoscibile e volano in finale di FA Cup dove affronteranno la vincente di Manchester United-Chelsea. In caso di successo sarebbe realtà la qualificazione ai gironi di Europa League, che la decima posizione attuale in campionato non garantirebbe.
Arteta schiera il tridente pesante Pépé-Lacazette-Aubameyang, Guardiola risponde con Mahrez, Gabriel Jesus e Sterling; sorpresa in difesa dove gioca il 19enne Garcia, vincitore del ballottaggio con Fernandinho.
Come da copione sono i ‘Citizens’ ad imprimere un ritmo elevato all’incontro: la difesa londinese resiste a fatica alle imbucate improvvise e agli scatti brucianti di Sterling, ma è proprio l’Arsenal, a sorpresa, a passare. Pépé trova Aubameyang che può godere della libertà concessagli da un disattento Walker: il piazzato del gabonese si insacca con l’aiuto del palo interno, nulla da fare per Ederson che in precedenza si era opposto col corpo ad un bolide dello stesso ex Saint-Etienne.
La squadra di Arteta è sorniona, ma quando attacca rischia sempre di far male: Ederson deve ricorrere ad un colpo di reni prodigioso per evitare che l’incornata di Mustafi oltrepassi la linea di porta.
De Bruyne è tra i più pericolosi del Manchester City che però non è concreto sottoporta, a differenza dell’Arsenal: Walker si perde ancora una volta Aubameyang che, servito perfettamente in profondità da Tierney, evita il fuorigioco e si invola verso la porta per superare Ederson con un rasoterra che passa in mezzo alle gambe aperte del portiere brasiliano.
Gli ingressi di Foden e Rodri non producono l’effetto del cambio di marcia per i ragazzi di Guardiola, che nei minuti finali sussulta per la straordinaria conclusione di Laporte: il pallone calciato dal difensore francese sfiora l’incrocio dei pali a Martinez battuto ma non pregiudica l’approdo alla finalissima.